Ritorna il Super Rugby alla sua quindicesima settimana, la terzultima della regular season. E’ il momento della verità e le squadre chiamate a non deludere e a proseguire la marcia ai playoff non si sono tirate indietro. Tre le vittorie in trasferta, coronate oltretutto anche dal punto di bonus offensivo, quelle dei Waratahs, Stormers e Highlanders, imitate anche dai Brumbies e dai Lions che trionfano in casa. Punto di bonus difensivo conquistato invece solo dai Western Force.
Chiefs 23 – Crusaders 13
Brumbies 43 – Reds 24
Sunwolves 12 – Waratahs 57
Hurricanes 37 – Blues 27
Rebels 31 – Stormers 57
Cheetahs 30 – Force 29
Lions 37 – Sharks 10
Kings 18 – Highlanders 48
Jaguares 29 – Bulls 11
Bye: nessuna
Con la vittoria contro gli Sharks, i Lions salgono al commando della classifica e sono la prima e finora unica squadra già qualificata aritmeticamente ai playoff, dando prova di essere la franchigia rivelazione del torneo. Chiefs, Crusaders, Hurricanes e Highlanders sono ancora tra le prime otto realtà della classifica così come Brumbies e Sharks. Prime escluse: Waratahs e Blues, per altro uniche squadre a poter ancora centrare una qualificazione alla post season.
Lions 47
Chiefs 46
Crusaders 45
Hurricanes 44
Highlanders 43
Stormers 41
Brumbies 39
Waratahs 39
Sharks 35
Bulls 32
Blues 30
Rebels 27
Cheetahs 21
Jaguares 18
Reds 16
Western Force 13
Southern Kings 9
Sunwolves 9
in grassetto le squadre ammesse matematicamente ai playoff
5) Paul schoeman (Cheetahs)
I Cheetahs sono già da tempo fuori dai giochi e hanno poco da chiedere a questa sfida contro i Western Force, i quali volano a Bloemfontein per cercare di chiudere il loro rivedibile anno con qualche amarezza in meno. Parte bene la squadra australiana segnando i primi tre punti del match, ma il vantaggio dura poco perché al 14’ i Sudafricani trovano la marcatura pesante dopo essersi affacciati nei 5 metri avversari. La palla esce dalla mischia chiusa, arriva nelle mani di Francois Venter che compie una magia tenendo vivo il possesso e lanciando Sergeal Petersen che prova ad andare a marcare ma arriva corto. Ci pensa allora Paul Schoeman con un raccogli e vai che beffa le guardie, segnando alla base del palo, 7 a 3 Cheetahs.
4) Jean-Luc du Plessis (Stormers)
Schalk Burger capitano degli Stormers guida i suoi a Melbourne contro i Rebels per difendere la prima posizione nella conference Africa 1. Per inciso, giornata storica nel Super Rugby: per la prima volta una donna (Amy Perrett) è giudice di linea in un match del torneo. Rebels che si portano sul 14 a 6 quando siamo al giro di boa del primo tempo, ma la risposta degli Stormers non è tardiva. Jean-Luc du Plessis finge il passaggio e calcia a scavalcare. E’ battaglia aerea tra Hodge e Zas, ma la palla finisce rocambolescamente proprio nelle mani del predetto du Plessis (lodevole la sua raccolta in corsa) che va a marcare in zingarata e trasforma anche la meta, portando i suoi colori ad una lunghezza di svantaggio.
3) Duncan Paia’aua (Reds)
Derby australiano al Joe Stadium di Canberra; se i Reds non hanno più nulla da chiedere al torneo, i Brumbies giocano per difendere il primo posto nella conference australiana dall’assalto dei Waratahs a pari punti, ancorché in svantaggio negli scontri diretti. I Reds hanno però qualcosa per cui giocare: l’orgoglio. Al 53’ sotto di 12 e con un calcio di punizione a favore, Liam Gill batte velocemente, corre un grave rischio con un passaggio a tagliare il campo, ma alla fine ha ragione lui perchè è uscito male dalla linea Nigel Ah Wong, lasciando sguarnita la retroguardia. Il pallone viaggia a largo e Duncan Paia’Aua va a schiacciare senza problemi, Reds che rientrano in partita.
2) Ruan Combrink (Lions)
Sono quasi in 35000 all’Ellys Park di Johannesburg per il big match Lions-Sharks, rispettivamente prima contro seconda nella conference Africa 2. I Lions, già in vantaggio 3 a 0 con il piazzato di Jantjies, si riversano dopo 14 minuti nei 22 della squadra di Durban. In assenza di Faf de Clerk, impegnato nella conquista dell’ovale, arriva Jako Kriel a mettere ordine nella ruck. Jantjies prova ad inventare e muove il pallone a largo per Lionel Mapoe che attacca la linea, accelera, cambia direzione, quindi ricicla l’ovale, smarcando Ruan Combrink. Dopo un quarto d’ora di gioco i Lions sono già sull’8 a 0.
1) Jone Macilai (Crusaders)
All’Anz Stadium di Suva sulle isole Fiji, Chiefs e Crusaders, le squadre più gremite di All Blacks, più spettacolari e più in forma al momento, classifica alla mano, si affrontano per il primo posto sul podio della conference neozelandese e anche del torneo. Il cronometro del primo frangente di gara è rosso, quelli di Hamilton sono avanti 17 a 3, ma attenzione a scommettere contro i Crusaders, squadra che non demorde (se ce n’è una), e infatti provano il contrattacco. Havili svirgola il pallone ma Nandolo si fa trovare presente anche in queste situazioni e garantisce continuità all’azione. Fonotia riceve l’offload del gigante fijano e serve all’interno Andy Ellis. Arriva anche il sostegno di Kieran Read che tiene vivo l’ovale da terra. Adesso c’è spazio a largo e se lo vanno a prendere tutto i giocatori di Christchurch che arrivano fino in fondo con Jone Macilai. I Crusaders trovano così la marcatura che riapre i giochi a tempo scaduto e da un calcio partito male, benvenuti nel Super Rugby.