Turno di riposo per Chiefs e Western Force; la dodicesima settimana di Super Rugby è proficua per gli Highlanders, gli Hurricanes e i Lions che fanno il bottino pieno, strappando anche il punto di bonus offensivo. Due vittorie in trasferta preziose invece per Brumbies e Sharks che sbancano rispettivamente Melbourne e Buenos Aires. Pareggiano infine al Prince Chichibu Memorial Stadium i Sunwolves, frenati dagli Stormers; due punticini che accontentano i nipponici, ma che vanno stretti ai Sudafricani.
Highlanders 34 – Crusaders 26
Rebels 22 – Brumbies 30
Hurricanes 29 – Reds 14
Waratahs 31 – Bulls 8
Sunwolves 17 – Stormers 17
Cheetahs 34 – Kings 20
Lions 43 – Blues 5
Jaguares 22 – Sharks 25
Quattro squadre in un punto: il Super Rugby 2016 sembra essere un affare neozelandese. Oltre a loro, alla post season al momento andrebbero anche tre squadre sudafricane (Lions, Sotrmers e Sharks) e una australiana (Waratahs). Prime escluse: i Bulls in Sud Africa e i Brumbies per il gruppo di Australia e Nuova Zelanda.
Crusaders 37*
Chiefs 37*
Highlanders 37
Hurricanes 36*
Lions 32
Stormers 31*
Waratahs 30
Sharks 30*
Brumbies 29*
Bulls 28*
Blues 25*
Rebels 23*
Cheetahs 16*
Jaguares 13*
Reds 12*
Western Force 10
Sunwolves 9*
Southern Kings 4*
*: una partita in meno
in grassetto le leader di conference
5) Tomas Lavanini (Jaguares)
Sono reduci da due vittorie, Sharks e Jaguares che si affrontano allo stadio José Amalfitani di Buenos Aires. Per i Sudafricani, che ritrovano finalmente Pat Lambie, l’imperativo è vincere per non perdere contatto con la zona playoff. Partono meglio però gli argentini: Tuculet attacca la linea, deborda tre placcatori e poi scarica in sottomano per la volata di Tomas Lavanini che va a marcare la prima meta del match. Trasforma Nicolás Sánchez e i Jaguares sono in vantaggio 7 a 0 a meno di 10 minuti dal fischio d’inizio.
4) Wes Goosen (Hurricanes)
Momento della stagione delicato per gli Hurricanes che affrontano i Reds senza poter contare su cinque giocatori All Blacks rientrati in albergo 22 minuti dopo il coprifuoco. Chris Boyd non è ecumenico e fa scontare la pena a Cory Jane, Julian Savea e Victor Vito con una giornata di ferie obbligate. Reds che partono bene e vanno subito avanti nel punteggio 3 a 0 con il piazzato di Goromaru. Al 13’ però Barrett calcia a incrociare, si fa trovare pronto Wes Goosen che supera lo stesso Goromaru autore del vantaggio Reds e ora responsabile della marcatura subita, e l’ala neozelandese, chiamata a sostituire Julian Savea, può andare a marcare la prima meta del match. Non tutte le esclusioni vengono per nuocere dunque per gli Hurricanes.
3) Nick Phipps (Waratahs)
Il tour de force per la vetta della conference australiana (e forse per l’unico posto ai playoff che le franchigie Wallabies si prenderanno) è una corsa a tre tra Brumbies, Waratahs e Rebels. Sei turni in cui si gioca tutto, vincere o perdere sarà decisivo. Non ci saranno scarpe di cristallo, ultimi balli o carrozze di zucca, e la mezzanotte in Australia potrebbe arrivare troppo presto. Messaggio recepito dai Waratahs che cominciano con il piede giusto in casa contro i Bulls. Hooper potrebbe attaccare la linea ma decide di andare per la seconda linea d’attacco con Horwitz. Foley gioca di sponda con Folau all’interno, due accelerazioni, un assist per Nick Phipps e il risultato è la meta che per il momento dà non solo la vittoria ai Waratahs, ma anche il punto di bonus offensivo.
2) Courtnall Skosan (Lions)
Ancora on the road i Blues: da Port Elizabeth ai 1800 metri di Johannesburg, il tour sudafricano degli Aucklanders continua, ma non sarà facile questa trasferta per la squadra di Tana Umaga. 7’ minuto di gioco, Lions già avanti 5 a 0 grazie alla meta del capitano Warren Whiteley. Jantjies calcia sulla profondità, si addormentano Ihaia West e Melani Nanai e ne approfitta Courtnall Skosan che può andare a marcare la seconda meta dei Lions in soli 7 minuti.
1) Waisake Naholo (Highlanders)
“Chi si ferma è perduto!” diceva Totò nel lontano 1960, parole che suonano profetiche per gli Highlanders, i quali, dopo aver battuto i Chiefs la scorsa settimana, dovranno vedersela con i Crusaders primi in classifica, in un altro derby durissimo. Alla squadra di Christchurch vengono annullate ben due mete a inizio gara, ma sono comunque avanti 9 a 3 al 22’ grazie ai piazzai di Richie Mo’unga. Gli Highlanders però si affacciano ora minacciosamente nei 22 avversari con la carica di Halanukonuka. Arriva Aaron Smith a mettere ordine sul punto d’incontro, si passa poi da Sopoaga che piazza un calcetto niente male e che soprattutto trova benissimo Waisake Naholo che va a schiacciare in tuffo la prima meta (assegnata) del match.