Andrea Agnelli presidente della Juventus

Dopo la conquista del terzo Scudetto consecutivo avvenuta nel mese di maggio, tutti gli addetti parlavano di bilancio in rosso alla Juventus, con perdite significative che si avvicinavano ai 40 milioni di euro. Secondo le informazioni precedenti, i bianconeri dovevano vendere alcuni prezzi pregiati della rosa per rientrare dal debito, Vidal e Pogba su tutti. La realtà, invece, ha detto altro, con i due calciatori rimasti a Torino (vuoi per un motivo o per un altro) senza avere ripercussioni sanguinose sul bilancio. La Exor, la società della famiglia Agnelli che possiede il 60% del pacchetto azionato di “Madama”, ha fatto sapere che la perdita delle casse societarie, riferita alla stagione 2013/14, si chiuderà con un passivo di circa 6 milioni di euro. Una somma irrisoria se si pensa alla previsione fatta da alcuni addetti ai lavori.

Perchè questa cifra? Semplice. La Juventus, in primis con la triade Agnelli-Nedved-Marotta, ha lavorato benissimo in primis in sede di calciomercato, con la vendita di Immobile (insieme al Torino), Zaza, che hanno generato plusvalenza (anche se sull’attaccante del Sassuolo c’è il diritto di “recompra”) oltre alle cessioni di elementi con stipendi onerosi (Isla e Vucinic su tutti). Poi c’è anche la Fiat, che ha elargito un bonus di 6 milioni di euro, con il contratto di sponsorizzazione allungato fino al 2021. Ma non solo, anche gli acquisti, mirati e di qualità hanno fatto la differenza. Un esempio su tutti Evra, pagato solo 1,5 milioni, cifra che ha consentito ai bianconeri di offrire un ingaggio importante al francese (intorno ai 3/3,5 milioni di euro) senza intaccare i conti societari. Infine, il merchandising, con l’aumento della vendita dei prodotti è stato fondamentale per raggiungere un risultato insperato solo tre mesi fa.