connors

Immaginate che Roger Federer venga a far visita al vostro circolo di tennis per scambiare due palleggi, ma non venga riconosciuto e, in mancanza di una tessera federale, venga rispedito a casa. La vicenda di oggi non riguarda il maestro svizzero, ma ugualmente uno dei più grandi della storia tennistica, colui che, con ben 109 tornei vinti, è il recordman di trofei atp in bacheca: stiamo parlando di Jimmy Connors, rifiutato dal Circolo di Bologna.

Il regolamento del circolo federale italiano vieta l’ingresso ai non soci, ma è di buon senso che questa regola venga messa da parte quando ci si trova una delle più celebri personalità del mondo della racchetta. In Italia per prendere parte ad un evento patrocinato da Lamborghini, l’ex fuoriclasse statunitense ha deciso di andar a fare un paio d’ore di palleggi al Circolo dei Giardini Margherita, ma ha dovuto fare i conti con il personale che non l’ha riconosciuto e si è dimostrato inflessibile.

Al Circolo era stato riferito che era in arrivo una “personalità di spicco”, ma non era stato precisato di chi si trattasse, poi il campione stesso non ha immediatamente offerto le sue generalità al momento del suo arrivo e, trovandosi chiusa la porta, ha preferito andarsene altrove. A Nettuno, precisamente, dove ha potuto passare un paio d’ore ad intrattenersi sul campo.

Nato nell’Illinois nel 1952, Connors vanta in carriera 109 titoli, di cui otto Slam tra gli anni Settanta e ottanta: cinque US Open, due Wimbledon e un Australian Open (non ha mai vinto il Ronald Garros). Ha inoltre occupato per oltre 250 settimane la vetta del ranking atp, chiudendo l’anno alla posizione numero uno per cinque volte consecutive dal 1974 al 1978. Un atleta dalla passione smisurata per il suo sport, tanto che uno dei suoi più grandi rivali, John McEnroe, disse una volta: “Vorrei amare il tennis come lo ama Connors”.