“Il gioco è la contemplazione, sottratta alla serietà della passività come intuizione e bisogno e dell’attività come intelletto e ragione”. Luigi Pareyson, apprezzato filosofo italiano, quando ideò questa stringa aveva già capito tutto sui vari giocatori. Di calcio, di basket, di volley, di golf, una persona deve possedere l’intuizione necessaria, quella voglia di fare in tutto ciò che fa. Proprio come Antonello Rotundo ragazzo che, a differenza della maggior parte dei suoi coetanei, ha scelto uno sport in continua evoluzione come quello delle bocce. L’italiano calciofilo, diciamoci la verità, pensa che questo gioco sia composto dalla boccia, appunto, dal cosiddetto pallino, senza nessuna regola che causa sbadigli a non finire. Invece, e lo so per certo, questo sport si può tranquillamente scrivere con la S maiuscola perché storico e ricco di significato.
Antonello, infatti, già da piccolo era attratto da questa “attività” grazie al padre, anch’egli ottimo giocatore di bocce. Con il tempo, la curiosità di calcare i campi aumentava sempre di più, finché il mondo del “pallino” non gli aprì le porte. Antonello (che milita nella Società Bocciofila Catanzarese), così, domenica scorsa è diventato Campione Regionale Individuale Categoria A in quel di Crotone. Come un caterpillar ha battuto in successione: Antonio Nigro (Bocciofila Italia Cosenza) con un secco 12-5 che è valso il pass per la semifinale. Lì, successivamente, anche Davide Spadafora (Bocciofila Città di Rende) è stato schiantato con un 12-4 che non ha ammesso discussioni. In finale, dove la concentrazione è più importante del solito, Antonello ha sconfitto con facilità Salvatore De Giovanni (Società Bocciofila Lavoratori Portuali di Crotone) con il punteggio di 12-4. De Giovanni, appena una settimana prima aveva deciso lo spareggio promozione in A della sua squadra contro Fontespina Macerata, realizzando il decisivo punto.
Una vittoria, dunque, prestigiosa per Antonello che, in esclusiva abbiamo intervistato per Blog di Sport. “Diventare Campione Regionale è un sogno che si avvera, non ci credo ancora –risponde l’emozionato ragazzo. Raggiungendo questo importante traguardo parteciperò ai Campionati italiani seniores individuali di categoria A che si disputeranno a Brescia il prossimo 27 e 28 settembre”. In seguito, è il tempo delle dediche, con l’emozione che la fa da padrona: “Dedico questa vittoria – dice Antonello – a mio padre che mi ha lanciato in questo sport e ha creduto sempre in me. Grazie a lui sono anche cresciuto dal punto di vista professionale e colgo l’occasione per ringraziarlo enormemente”. Infine, gli obiettivi finali: “La mente è già rivolta verso i Campionati di cui ho parlato prima. L’importante è far bene, anche perché vorrei raggiungere gli ottavi di finale. Poi, raggiunto quel traguardo, può succedere di tutto. Rimango, comunque, con i piedi per terra, perché l’umiltà non deve mai mancare”. Parole importanti di un ragazzo con la testa sulle spalle che sa quello che vuole. Adesso, meritate vacanze e poi di corsa verso Brescia. Lì nella città lombarda, nella quale Antonello rappresenterà la Calabria e Catanzaro, i colori giallorossi potranno splendere ancora una volta.