È un esordio davvero col botto, quello di Zlatan Ibrahimovic nelle file dei Los Angeles Galaxy: nella prima in terra statunitense, l’asso svedese segna subito due reti, risultando decisivo per la vittoria nella sua squadra.

Ormai l’avventura europea è archiviata. A 36 anni compiuti e dopo una serie di campionati vinti in Olanda, Italia, Spagna, Francia e Inghilterra, ecco l’approdo nella lega nordamericana, la Major League Soccer. Ibra giunge negli States l’indomani della rottura con il Manchester United e con il suo allenatore Jose Mourinho: l’aveva fortemente voluto oltremanica, lo Special One, ma dopo il grave infortunio subito l’anno scorso non era più tornato lo stesso di un tempo e così nella stagione in corso aveva collezionato appena sette presenze, con un solo gol all’attivo.

Da lì la decisione di rescindere consensualmente il contratto e tentare l’approccio con un campionato certamente diverso, scelto da tanti campioni per chiudere la propria carriera. Qui, con meno pressione, la classe esce sempre fuori e quella dell’attaccante svedese è cristallina. Difatti impiega pochi minuti per presentarsi ai nuovi tifosi.

È subito derby californiano tra i Los Angeles Galaxy, la sua nuova squadra, e i LAFC. Entra al 71′ minuto, incitato dai cori “Vogliamo Zlatan” e lui non si fa pregare, realizzando una doppietta decisiva. Sotto 3-1, prima accorcia le distanze con un mega pallonetto da lontano che trafigge il portiere avversario e poi, dopo che i suoi compagni riescono ad acciuffare il pari, sigla anche quella del definitivo ed incredibile 4-3 sfruttando un preciso cross di Ashley Cole, altra conoscenza del calcio europeo.

Un debutto da sogno, dunque, da parte di chi ha ancora tanta voglia di giocare e farsi apprezzare. Con una missione molto precisa: guadagnarsi una maglia per i Campionati Mondiali 2018 che la sua nazionale, quella Svezia che ci ha eliminati appena qualche mese fa, giocherà in Russia il prossimo giugno.