Che sarebbe servita una vera impresa sportiva ne eravamo ben consci, ma lungi da noi pensare che al termine dei novanta minuti di gioco l’Italia sarebbe uscita con le ossa tanto rotte dal Santiago Bernabeu di Madrid: la Spagna ci batte per 3-0, ipotecando un posto per la fase finale dei Campionati Mondiali di Russia 2018 grazie al primato nel girone.
Troppo forti le Furie Rosse messe in campo da Lopetegui per i nostri giocatori, imprecisi, a tratti leziosi e forse anche intimoriti di fronte ad un avversario che nella storia delle qualificazioni iridate non ha mai perso un match casalingo. Non poteva certo impensierirlo quest’Italia, dunque, impacciata a sufficienza per pensare di mettere in difficoltà gli iberici.
Pochi i momenti in cui i ragazzi di Ventura sono riusciti a rendersi pericolosi dalle parti di De Gea. E del resto, che la partita fosse tutta in salita lo si era già capito dopo appena tre minuti, quando il giudice di gara sventolava in faccia a Marco Verratti un cartellino giallo, seguito pochi minuti dopo da quello a Leonardo Bonucci, da cui era scaturita la punizione per il primo dei due gol firmati da Isco. Poi ci ha pensato una conoscenza del calcio italiano, Alvaro Morata, a mettere la firma sul definitivo 3-0 che fa tornare coi piedi per terra la nazionale italiana, troppo applaudita nelle ultime uscite.
E ora? Ora la strada si fa davvero dura. Non tanto perché l’Albania si porta a quattro lunghezze dagli azzurri che occupano la seconda posizione nel girone, quanto perché tale posto vale il turno di spareggio per volare in Russia. L’Italia ha già provato il brivido dei play off alla vigilia di Francia 1998, quando la nazionale di Cesare Maldini si impose sulla Russia. Stavolta bisogna sperare che si mantenga una posizione tale nel ranking Fifa da avere assicurato un posto tra le teste di serie, in modo da evitare incroci pericolosissimi (tra cui Olanda e Svezia).