Djokovic è per la sesta volta il trionfatore del primo Slam dell’anno, l‘Australian Open. Nella sua diciannovesima finale in uno dei quattro tornei più importanti, la sesta in Australia, Nole ha battuto senza tante difficoltà Murray che ha perso la sua settima finale Slam su nove giocate. Una grande partita di Djokovic, bravissimo a esser concentrato nei momenti chiave, a differenza dell’avversario troppo spesso poco lucido e falloso. Notevoli, inoltre, i 65 errori gratuiti dello scozzese (34 solo nel secondo set ) a fronte dei soli 41 del serbo. Una sfida che a Panatta ha ricordato quelle tra Borg e Vilas dove usciva vittorioso quasi sempre lo svedese così come ora prevale il serbo.
Con questo successo, Djoko raggiunge Borg e Laver a quota undici Slam, ma solo l’australiano ha vinto tutte e quattro le prove; a Nole manca ancora il Roland Garros mentre lo svedese non ha mai vinto l’Australian Open e l’US Open.

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L’esultanza di Djokovic dopo l’ultimo punto

Djokovic-Murray (6-1,7-5,7-6)

Nella sfida tra i primi due del ranking prevale il primo per la ventidueesima volta nel loro trentunesimo confronto, la sesta in otto incontri negli Slam.
Il primo set è a senso unico con un doppio break iniziale di Djokovic, agevolato dai tanti errori non forzati (ben undici con soli cinque colpi vincenti) di Murray, troppo sottomesso e poco reattivo.
Il secondo set è più equlibrato: sull’1-1 arrivano quattro palle break per Nole ma stavolta Andy le annulla grazie agli ace a uno smash vincente e sul 3-2 Murray costringe per tre volte ai vantaggi il serbo, sbagliando una semplice volèe a rete che l’avrebbe portato ad avere palla break. Sul 3-3, però, lo scozzese sbaglia un dritto regalando il break ma stavolta reagisce, sfrutta un errore del serbo e con un eccellente rovescio che trova l’angolino ottiene il contro break. Murray torna, così, avanti 5-4 da 3-4 salvando due palle break con un servizio vincente e un bel rovescio in diagonale. Sul 5-5 arriva la svolta del set con il break di Djokovic che rimonta da 40-0 con due vincenti, uno di rovescio e uno di dritto. Il serbo chiude il set annullando una palla del contro break, concessa da lui con due doppi falli consecutivi, una rarità per Nole. Murray ha pagato lo sforzo di uno scambio lunghissimo nel 5 pari.
Il terzo set si decide solo nel tie break, vinto nettamente dal serbo. Il parziale si era aperto col break di Djokovic nel primo game con un eccellente passante lungolinea. Sul 2-3 c’era stata la reazione di Andy che aveva conquistato il contro break alla seconda opportunità, salendo poi 4-3.

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Bello scambio giocato da entrambi con discese a rete. Alla fine lo conquista Murray con un bel passante.