“Posso solamente confermare il mio interesse e i miei contatti con Paparesta al riguardo e non voglio andare oltre”. Così l’imprenditore italo-americano Tony Di Piazza, originario della Sicilia ma residente nel Queen’s a New York, è intervenuto in esclusiva questa sera ai microfoni della trasmissione radiofonica Il Canto del Gallo, in onda su Controradio Bari.
Sul club biancorosso, i cui calciatori stanno scalando le vette del campionato di serie B a suon di punti e “selfie” fino ad agganciare la zona-playoff con il 2-1 rimediato a domicilio al Carpi, pende come una spada di Damocle il futuro societario. La terza asta per il club, dichiarto fallito dal Tribunale di Bari, si terrà martedì 20 maggio con base fissata a 2 milioni, e Di Piazza potrebbe esserci, come conferma a Controradio: “La mia visita in Italia era già programmata: lunedì sera sarò ospite della partita del cuore a Firenze. Questo non vuol dire che non sarò a Bari, ma non voglio fare programmi. Io voglio investire solo sul fronte sportivo: la mia è solo una passione calcistica, ho legami affettivi con Bari, mia moglie è di Bari. Vorrei fare del Bari la squadra dei tifosi, la squadra del popolo. Mi interessa comprare il 51% e poi dare il resto ad imprenditori cittadini”.
Di Piazza non esclude la via dell’azionariato popolare: “Aprirei anche a una parte di società legata alla tifoseria: voglio riportare il Bari dove merita di essere. Vorrei vedere allo stadio tanti bambini, tante famiglie. Confermo che voglio mettere 3.5 milioni di euro sul tavolo. Dico solo ai tifosi: state vicini alla squadra, che sta facendo miracoli e sono sicuro che alla fine il Bari avrà un futuro. Siate positivi”. Positività, intanto l’hashtag #compratelabari spopola. Dall’oltreoceano, patria di Twitter, Di Piazza risponderà “presente”?
Articolo di Luca Guerra