Tra Lisbona e Catanzaro la distanza da percorrere è di circa 3000 chilometri. Sono due città diverse per il loro modo di vivere, per la mentalità dei cittadini, per il numero degli abitanti minimamente paragonabile tra loro. Però, come in tutte le cose che si rispetti, i due centri abitati hanno una cosa in comune: le squadre di calcio. Benfica e Catanzaro, infatti, camminano a braccetto in una triste classifica che ha provocato tante lacrime soprattutto in questi ultimi anni. La compagine portoghese veste maglie biancorosse, mentre quella calabrese la consueta casacca giallorossa. E allora, vi chiederete voi, cosa c’è che accomuna le formazioni?
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Semplice, l’aquila, simbolo delle due squadre, e le sconfitte in gare che contano. Benfica e Catanzaro, quindi, rappresentano quella sorta di fratellanza “statistica” che nel calcio non guasta mai. In precedenza, parlavamo di un dato che provoca orticaria ai sostenitori “biancogiallorossi”, detentori di un record francamente poco invidiabile. Con la sconfitta di ieri, patita contro il Siviglia in Europa League, le “Águias” hanno visto sfumare la loro ottava finale europea su otto incontri al di fuori dei confini iberici. Risultati maturati per la “maledizione di Guttmann”, ex allenatore dei “rossi” protagonista di una frase nel 1962: “Il Benfica per cento anni non si aggiudicherà una coppa europea” –dichiarava il tecnico ungherese.
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Da quel momento in poi, solo battute d’arresto per una delle formazioni più prestigiose del mondo. Milan per ben due volte, Inter, Manchester United, Anderlecht, Psv Eindhoven, Chelsea e Siviglia hanno fatto festa al cospetto dei tifosi “benfichisti” anche ieri delusi per un’altra sconfitta pesante come un macigno. Delusione enorme che domenica scorsa anche i supporter del Catanzaro hanno nuovamente “assaggiato”. Le “Aquile”, infatti, sono state sconfitte dal Benevento nella gara secca dei play-off del campionato di Prima divisione. Una maledizione, stile Guttmann, che vince sui colori giallorossi che, negli spareggi promozione, non hanno mai conosciuto la gioia del successo finale. Ben sette le occasioni “sfortunate”, con Benevento (tre volte), Sora, Acireale, Pescina Valle del Giovenco e Cisco Roma gioiose contro i calabresi. Un tabù che non viene mai sfatato, con i simpatizzanti giallorossi ormai rassegnati a un epilogo amaro. Benfica e Catanzaro, dunque, un giorno si potrebbero anche incontrare, ma siamo sicuri che si potrà giocare per la vittoria?