A quasi tre anni da uno dei derby più grami e contestati della storia recente del calcio italiano, l’ex difensore del Bari, Andrea Masiello, indagato insieme all’ex presidente del Lecce, Pierandrea Semeraro, e all’imprenditore Carlo Quarta e Marcello Di Lorenzo, ha parlato in aula di come avvenne la combine in Bari-Lecce, partita giocata il 15 maggio 2011 e terminata 0-2 per i salentini, con autorete dello stesso centrale viareggino a “chiudere” la partita.

“Mi vergogno di quello che ho fatto nel campionato 2010-2011 con la maglia del Bari” ha spiegato Masiello: un’ammissione di colpa probabilmente tardiva, in cui il difensore oggi all’Atalanta ha ripercorso i giorni precedenti al derby. “Durante la partita nel primo tempo ho giocato bene, con voglia di vincere. Però pesava dentro di me l’offerta di soldi per far vincere il Lecce. Volevo assecondare la proposta che avevo ricevuto nei giorni precedenti. Nel secondo tempo non mi sono impegnato e c’e’ stato l’episodio dell’autogol: non ho fatto tutto quello che potevo per evitarlo. Ho deciso di raccontare tutto alla magistratura per liberarmi di un peso, non ce la facevo più a vivere cosi, non dormivo più” le sue parole al pm Ciro Angelillis.

Masiello era stato arrestato il 2 aprile 2012. Nell’ordinanza del Gip si leggeva: “all’80ˆ minuto di gioco deviava con un colpo di testa nella propria rete un pallone che non era nemmeno diretto nello specchio della porta barese consentendo il raddoppio degli avversari”. “”Qualunque calciatore di livello anche solo amatoriale – si legge ancora nell’ordinanza – sarebbe perfettamente in grado di intendere l’inspiegabile anomalia- o piu’ esattamente la estrema gravita’ – di una simile condotta di gioco, che non puo’ assumere al rango di gesto tecnico, assolutamente inaccettabile poi se posta in essere da parte di un calciatore professionista tuttora militante ai massimi livelli in nazionale.”

Il Procuratore di Bari Antonio Laudati aggiungeva: “Per Bari-Lecce giocata il 15 maggio del 2011, finita 0-2 per il Lecce, abbiamo accertato, nel corso delle indagini, che sono stati dati in garanzia assegni poi tramutati in danaro contante a fine partita”. A Masiello è stato contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode in competizioni sportive: la sua squalifica iniziale di 26 mesi era stata poi ridotta a 12. Masiello – che presto potrebbe tornare a giocare sui campi di calcio – ha parlato di cifre che si aggirano intorno ai 300mila euro.

TABELLINO BARI-LECCE 0-2 DEL 15/05/2011:

Bari (4-3-1-2): Gillet; Masiello, Rossi, Belmonte, Parisi (dal 61′ Rivas); Kopunek (dal 55′ Grandolfo), Donati; Gazzi; Bentivoglio; Huseklepp; Romero (dal 31′ Alvarez). A disposizione: Padelli, Rinaldi, Raggi, Almiron. Allenatore: Mutti

Lecce (4-3-1-2): Rosati; Tomovic, Gustavo, Fabiano, Mesbah; Giacomazzi, Vives, Olivera (dal 40′ Brivio); Bertolacci (dal 34′ Munari); Jeda, Di Michele (dall’81′ Coppola). A disposizione: Benassi, Giuliatto, Piatti, Chevanton. Allenatore: De Canio

Arbitro: Morganti
Assistenti: Grilli-Rosi, quarto uomo Romeo

Marcatori: 52′ Jeda, 80′ aut. A. Masiello

Ammoniti: 47′ Tomovic, 60′ Parisi (B)

di Luca Guerra