Il procuratore sportivo è una figura centrale nel mondo dello sport professionistico. Si occupa della gestione della carriera degli atleti, cura i contratti, le trattative con le squadre e gli sponsor.
Per chi sogna una carriera in questo settore, è importante sapere cosa serve per iniziare e come prepararsi al meglio. Di seguito una panoramica utile e aggiornata.
Chi è il procuratore sportivo
Il procuratore sportivo rappresenta e tutela gli interessi di atleti professionisti.
Lavora a stretto contatto con squadre, club e sponsor, e ha il compito di trovare le migliori opportunità contrattuali per i suoi assistiti. Non è solo un mediatore: è anche un consulente, un punto di riferimento strategico nella carriera dell’atleta.
Le competenze fondamentali
Per diventare procuratori sportivi non basta la passione per lo sport. Servono competenze specifiche in diversi ambiti:
- Diritto sportivo e contrattuale
- Negoziazione e mediazione
- Economia e marketing
- Conoscenza delle lingue straniere
La capacità di costruire relazioni e gestire situazioni complesse è altrettanto importante. Il mondo dello sport è competitivo e dinamico: essere aggiornati è fondamentale.
Cosa studiare per diventare procuratore sportivo
Non esiste un unico percorso universitario obbligatorio. Tuttavia, alcune facoltà forniscono una base molto utile:
- Giurisprudenza
- Economia
- Scienze motorie con indirizzo sportivo
- Scienze politiche con specializzazione in sport management
A questi studi si possono aggiungere master e corsi specifici in diritto sportivo e management sportivo. Alcuni enti e federazioni, come la FIGC, organizzano corsi per agenti sportivi con esame finale.
Dal 2015, per operare legalmente in Italia come agente sportivo, è obbligatorio superare un esame nazionale e ottenere l’abilitazione.
Come iniziare la carriera
Dopo aver completato gli studi e superato l’esame, è necessario costruirsi una rete di contatti nel mondo sportivo. In questa fase si può:
- Collaborare con agenzie già avviate
- Seguire giovani talenti emergenti
- Offrire consulenze legali o amministrative per farsi conoscere
All’inizio della carriera, è fondamentale sviluppare credibilità e visibilità. Molti procuratori iniziano seguendo uno o due atleti, concentrandosi sulla qualità della relazione più che sulla quantità.
Quanto guadagna un procuratore sportivo
Il guadagno varia molto in base al numero e al livello degli atleti seguiti. In genere il compenso si basa su una percentuale del contratto dell’atleta o dei suoi introiti pubblicitari.
Nei casi di sportivi famosi si parla anche di cifre molto elevate. Tuttavia, all’inizio, è normale percepire compensi più bassi o ricevere solo rimborsi spese. La crescita avviene con l’esperienza, i risultati ottenuti e la rete di contatti costruita.
Serve la Partita IVA?
Sì, per esercitare la professione di procuratore sportivo in modo indipendente è obbligatorio aprire una Partita IVA.
Chi lavora come libero professionista deve emettere fattura ai clienti e versare i contributi previsti per legge. Esistono diversi regimi fiscali, ma il più utilizzato per iniziare è il regime forfettario.
Questo regime agevolato prevede:
- Tassazione semplificata
- Contributi ridotti
- Nessun obbligo di IVA
Per gestire correttamente gli aspetti fiscali e burocratici, molte persone si affidano a servizi come Fiscozen, che semplificano l’apertura e la gestione della Partita IVA, offrendo consulenze dedicate anche a chi lavora nello sport.
Quali sport offrono più opportunità
Il calcio resta lo sport con più movimento in termini di contratti e compensi. Ma anche altri sport offrono spazio a nuovi procuratori:
- Basket
- Tennis
- Pallavolo
- Sport motoristici
Ogni disciplina ha le sue dinamiche, federazioni di riferimento e regolamenti specifici. Chi si specializza in uno sport meno saturo può trovare più facilmente uno spazio dove costruire la propria carriera.
I requisiti per l’esame di agente sportivo
Per accedere all’esame nazionale organizzato dal CONI e dalle singole federazioni servono:
- Cittadinanza italiana o di un altro Stato UE
- Nessuna condanna penale
- Diploma di scuola superiore
- Versamento della quota di iscrizione
- Superamento di prove scritte e orali
L’esame valuta la conoscenza della normativa sportiva nazionale e internazionale, delle tecniche contrattuali e della deontologia professionale.
L’importanza del networking
Il successo di un procuratore sportivo dipende molto dalla rete di relazioni che riesce a costruire. Partecipare a eventi, tornei, conferenze e fiere è un modo per conoscere atleti, dirigenti, tecnici e altri professionisti del settore. I social network possono aiutare a comunicare la propria attività e a posizionarsi come esperti del settore.
Diventare procuratore sportivo richiede studio, determinazione e capacità relazionali. Serve un mix di competenze legali, economiche e comunicative.
È importante affrontare questo percorso con realismo, consapevoli delle difficoltà iniziali, ma anche delle soddisfazioni che la professione può offrire. Aprire la Partita IVA, conoscere le regole del gioco e mantenersi aggiornati sono passi fondamentali per chi vuole fare carriera in questo mondo.