Buon sangue non mente. Larissa Iapichino cresce davvero bene dal punto di vista agonistico e, a soli 17 anni appena compiuti, trova un altro guizzo nel più importante appuntamento continentale: la figlia d’arte si laurea in Svezia campionessa europea under 20 del salto in lungo.
Allenata da suo padre Gianni Iapichino e dalla grandissima Fiona May, Larissa sembra destinata a ripercorrere la stessa carriera della grande saltatrice di origini britanniche, magari a migliorarla (ce lo auguriamo davvero tutti). La crescita mostrata nel corso di quest’ultimo anno è davvero imponente.
Appena un mese fa è arrivato, in parte inaspettato, il record italiano under 20 (lei che ufficialmente potrebbe ancora annoverarsi tra gli allievi), saltando ai campionati nazionali la misura di 6.64, la migliore stagionale nella categoria a livello mondiale.
Attesa alla rassegna continentale, eccola non farsi prendere dal panico e, dopo aver ottenuto il facile accesso alla finale con la migliore misura, eccola saltare alla grande con la stessa sicurezza di una veterana. Il record non arriva per pochi centimetri, ma i 6.58 rappresentano comunque un grande traguardo per la giovanissima atleta.
E pensare che, alla vigilia della gara, aveva detto “Mi sembrava una giornata no, al primo salto, col vento contro e la pioggia, ero impanicata e non riuscivo a saltare”. Poi, a quanto pare, l’ansia è saltata e così è arrivato un oro europeo davanti ad avversarie molto quotate: È stato uno shock”, le sue parole, davanti ai genitori che se la coccolano e ai compagni.
Per l’Italia si conclude un’edizione davvero magica dei Campionati Europei Under 20, con cinque medaglie d’oro e il secondo posto nel medagliere alle spalle della Gran Bretagna (da sottolineare, in particolare, la storica doppietta azzurra nei 100 metri sia maschili che femminili). Occorrerà gestire questi giovani talentuosi, aiutarli a crescere e, con metodologie mirate, permettere loro di potersela giocare anche tra i grandi nei prossimi anni.