Questa mattina Catanzaro si è svegliata sotto un sole primaverile, con un cielo azzurro e con le prime rondini che svolazzano in cielo. La città è sempre uguale. si divide tra i grattacapi della vita quotidiana, tra i fatti di cronaca, con uno sguardo, comunque, alla giornata di domenica. La festa della mamma non c’entra niente, anche perché sui “Tre colli” gli argomenti predominanti sono riconducibili alla politica e al calcio. Già, quella sfera di cuoio e plastica, che unisce tutti, in un capoluogo di regione spesso diviso a metà per mancanza di chiarezza su avvenimenti che andrebbero sviscerati fino in fondo.
Domenica è il grande giorno, finalmente l’11 maggio sta per arrivare e il mix di varie sensazioni sarà sprigionato in un pomeriggio che si annuncia caldissimo. La formazione di Oscar Brevi se la vedrà con il Benevento, per l’unica gara secca della lotteria play-off. Le “streghe” sono un avversario duro da affrontare, ma l’ambiente catanzarese, voglioso di esultare e di gioire dopo alcuni spareggi promozione persi, proprio contro i sanniti, sarà il dodicesimo uomo in campo. Da questa mattina le varie prevendite di Catanzaro e i botteghini dello stadio sono stati presi d’assalto da sostenitori che hanno fame di grande calcio. Un po’ come un bambino che corre, fregandosene di tutti, verso il negozio di giocattoli per farsi comprare dal papà e dalla mamma la miniatura del suo personaggio preferito.
Catanzaro è questa, getta il cuore oltre l’ostacolo per non far mancare l’apporto ai propri beniamini, fortunati nell’indossare la gloriosa casacca giallorossa. Quella casacca che, nonostante un passato da guinness dei primati, ha conosciuto la delusione di fallimenti, di risultati sorprendentemente negativi, ma capace di risollevarsi immediatamente anche grazie all’aiuto imprescindibile del presidente Giuseppe Cosentino. Proprio il numero uno giallorosso, insieme ad Andrea Russotto, uno del calciatori più rappresentativi della squadra, a margine di un evento sportivo, ha chiamato a raccolta la tifoseria delle Aquile, molte volte capace di riempire il “Nicola Ceravolo” in ogni ordine di posto.
Adesso, con uno stadio a metà servizio, per lavori di ristrutturazione iniziati e mai terminati, potrebbero esserci “solo” 7500 spettatori a tifare Catanzaro, anche se in ogni parte del mondo i supporter catanzaresi saranno vicini alla squadra. Quindicimila mani, settemila e cinquecento cuori, ne siamo sicuri, cercheranno di spingere l’Aquila giallorossa verso il cielo della semifinale play-off. La B è a 3 chilometri di distanza, basterebbe guardare verso l’orizzonte per scorgere quel sogno e non voltarsi mai indietro, neanche per prendere la rincorsa.