Una settimana da dimenticare il più in fretta possibile per Super Mario. Dapprima il clamoroso gol fallito nella trasferta con il Qpr che però non ha compromesso il risultato finale in favore dei Reds, poi lo scambio di maglia con Pepe e la conseguente sostituzione a fine primo tempo nel match di Champions contro il Real Madrid che non è andata affatto giù a tifosi, staff e addetti ai lavori e questo sabato un’altra gara sfortunata terminata 0 a 0 ad Anfield di fronte ad un discreto Hull City. I giornali inglesi allora ne hanno approfittato per rincarare la dose e stilare alcune statistiche del suo deludente inizio di stagione, dalle quali l’italiano è risultato ancora a secco di gol e assist in Premier League, uno dei maggiori tiratori del campionato ma in assoluto il più impreciso con 9 tiri nello specchio sui 29 provati e uno degli attaccanti con meno duelli aerei vinti e più falli commessi rispetto a quelli subiti.
Why always me?
Ci risiamo. Mario si è confermato agli onori della cronaca non per le notizie di gossip, come in Italia, ma per le prestazioni fornite in campo. I tabloid d’oltremanica si stanno rivelando però eccessivamente pesanti e ingenerosi. Infatti, esattamente come al Mondiale in Brasile, Balotelli viene preso come capro espiatorio di una squadra che non gira affatto. Le evidenti lacune difensive dello scorso anno non sono state colmate, Mignolet è spesso discontinuo, la difesa è disattenta, i terzini non sono all’altezza, il centrocampo andava rinforzato soprattutto in mediana e invece sono stati acquistati dei calciatori offensivi ad evidenziare un mercato assolutamente inadeguato. Inoltre c’è anche il capitolo infortuni che di certo non aiuta il tecnico Rodgers (Sturridge su tutti). Balotelli con il suo atteggiamento svogliato e apparentemente disinteressato senza dubbio fa di tutto per dare adito a certe critiche, ma il carattere è carattere, Mario è così, o lo si ama o lo si odia. Colpisce il fatto, in pochi però ne parlano, che nonostante sia stato acquistato in qualità di sostituto di Suarez in realtà Balotelli giochi in una posizione totalmente diversa dall’uruguaiano, da prima punta, con il compito di svolgere il cosiddetto lavoro sporco, che lui non ha intenzione e non è soprattutto in grado di fare. Andava messo al centro del progetto proprio come El pistolero e invece Rodgers lo ha imbrigliato in una posizione scomoda, dove si richiede sacrificio e poca libertà di movimento, e finora i risultati non gli stanno certo dando ragione. SuperMario resta però uno dei maggiori indiziati dell’avvio in sordina del Liverpool e la nota agenzia di scommesse Paddy Power sabato ne ha approfittato, allestendo uno stand fuori dall’Anfield Road con l’intento di dare la possibilità ai tifosi inglesi di scambiare la sua maglia numero 45 con quella di Robbie Fowler o Ian Rush, icone assolute del club di Liverpool, e dalle numerose foto scattate l’iniziativa sembra aver riscosso successo. Proviamo però ad elencare quelli che potrebbero essere 10 motivi in grado di convincerli a tenersi la maglia dell’ex milanista.
1- La trovata pubblicitaria
Paddy Power in settimana era stata costretta a rivedere le quote del calciatore italiano top scorer e per solidarizzare con i numerosi tifosi della Kop (nota curva dell’Anfield) ha scelto con una fortunata trovata di marketing di mettere alla prova la popolarità e il placet del calciatore, ironizzando sul recente episodio dello scambia di maglie con il difensore portoghese Pepe.
2- Il talento
Avrà anche espresso finora solo un 50% del suo straordinario potenziale ma Mario Balotelli è un grandissimo attaccante. Lo dicono i numeri: 20 gol in 59 presenze con la maglia dell’Inter, 20 gol in 54 presenze con quella del Manchester City e 26 gol in 43 presenze in rossonero, anche a Liverpool dunque farà bene. Da lui ci si aspetta sempre il massimo ma siamo certi che sia stato sempre messo nelle giuste condizioni in cui potersi esprimere al meglio?
3- Brendan Rodgers
Il mercato in Inghilterra spesso lo fanno gli allenatori. Brendan Rodgers però non è apparso proprio convinto delle proprie scelte, anzi piuttosto contraddittorio. Quella data a Balotelli è una fiducia condizionata, è stato quasi definito un rincalzo, bisognerebbe costruirgli la squadra attorno e invece già si parla di una sua cessione a gennaio. Inoltre si tratta dell’ennesimo allenatore che lo considera prima punta, Balotelli non è un calciatore a cui piace fare sportellate in mezzo all’area o correre a vuoto, lui predilige la giocata e in Inghilterra lo sanno e lo hanno già apprezzato in questa veste. La squadra non gira e i risultati sono altalenanti, qualora la situazione dovesse peggiorare a pagare potrebbe toccare proprio a Rodgers e non a Balotelli.
4- 20 milioni
Si sente parlare di cifra spropositata, forse però i dirigenti dei Reds dimenticano di aver sborsato la stessa cifra per un centrocampista come Jordan Henderson. In un mercato dove circolano cifre assurde (40 milioni per Illaramendi, 30 per Iturbe, 60 per David Luiz) i 20 milioni spesi dagli inglesi Mario li vale tutti e anzi qualora il ragazzo dovesse sbloccarsi si rivelerebbero un affare.
5- Ooooo Balotelli he’s a striker…
Balotelli nella sua prima esperienza inglese, sponda City, non ha certo deluso le aspettative anzi si è trattato di un vero e proprio amore corrisposto quello con i propri tifosi. Anche a Liverpool è stato accolto in maniera magnifica e saprà presto riconquistare i tifosi di Anfield con le sue prodezze. Forse deve ancora entrare a pieno nello spirito del “you’ll never walk alone”ma è un calciatore che ama le grandi piazze e ama essere acclamato. Ricordatevi tifosi Reds che agli acerrimi rivali dello United Super Mario ha già fatto male 2 volte.
6- Il Liverpool e gli attaccanti
I Reds raramente sbagliano la scelta del bomber, basta nominare Ian Rush, Robbie Fowler, Michael Owen, Fernando Torres e Luis Suarez, tutti grandi nomi ma pochi ricordano che anche il loro impatto non fu subito incisivo.
7- Liverpool macchina da gol
I Reds sono una delle squadre che segna maggiormente, lo scorso anno ben 101 gol nella sola Premier ad evidenziare una grande quantità di occasioni create e ben finalizzate. Anche se quest’anno dovessero fermarsi a quota 80 Balotelli sicuramente sarà protagonista.
8- Intelligenza
L’ex bandiera del Liverpool Graeme Souness lo ha definito poco intelligente calcisticamente e non dotato di grande disciplina tattica, ma caro Graeme sinceramente di tattica voi inglesi ne capite davvero ben poco.
9- Siamo solo ad ottobre
Le stagioni si protraggono fino a maggio e quando si cambia squadra c’è sempre bisogno di ambientarsi ed entrare nei meccanismi, ognuno ha i suoi tempi che variano al cospetto di vari fattori. Per le valutazioni c’è tempo e Mario non si farà trovare impreparato.
10- The Last Chance
Balotelli è al corrente del fatto che qui davvero non può sbagliare e quindi non fallirà. Ha solo bisogno di sbloccarsi per togliersi il primo peso di dosso, il più pesante, e poi a suon di gol avrà modo di togliersi tutti i sassolini imbrigliati nelle sue scarpe da giugno, allora si che avrà la sua rivincita.