Di Biagio: “A Francé, io c’ho na paura”
Totti: “Eh, a chi lo dici, ma hai visto quant’è grosso quello (riferendosi al portiere olandese Van der Sar ndr)?”
Di Biagio: “Ah, così m’incoraggi?”
Totti: “Nun te preoccupà, mo je faccio er cucchiaio”
Maldini: “Ma che sei pazzo? siamo a una semifinale degli europei!”
Totti: “Se, se, je faccio er cucchiaio!”
Andò più o meno così quel 29 giugno del 2000, secondo quanto viene riportato nel libro di Francesco Totti “Mo je faccio er cucchiaio”, nella semifinale degli Europei che l’Italia avrebbe poi conquistato ai rigori. Gli azzurri persero la finale contro la Francia, condannati da una vecchia conoscenza della Serie A, Trezeguet, ma quei momenti passarono alla storia lo stesso. Erano i tempi di una grande Italia, che 6 anni dopo alzava al cielo la Coppa del Mondo. Sono passati 15 anni da quel giorno, in cui la celebre frase passò alla storia. Da quel momento, ognuno di noi, forse anche egoisticamente avrà pensato durante una partita di calcetto o di campionato a quella frase. “Mo je faccio er cucchiaio”. A tanti non è riuscito, altrettanti avranno vissuto invece qualche minuto di gloria. Prima di Totti, solo il ceco Antonìn Panenka era stato così coraggioso, forse anche più del capitano della Roma. Nella finale del 20 giugno 1976 contro la Germania Ovest, il ceco aveva siglato un rigore proprio con lo scavetto. Dopo di loro in tanti hanno provato ad imitarli. Il confine tra gloria e figuraccia è però molto sottile. Ecco i sette cucchiai su rigore scelti da Blog di Sport che rimarranno nella mente dei più, nel bene e nel male.
7) Maicosuel (Udinese-Sporting Braga)
6) Totti (Roma-Lecce)
5) Zidane (Italia-Francia)
4) Pirlo (Italia-Inghilterra)
http://www.youtube.com/watch?v=XFjnXBpMwm0
3) Candreva (Italia-Spagna)
2) Totti (Italia-Olanda)
1) Panenka (Germania Ovest-Cecoslovacchia)