Nei giorni scorsi è arrivata una notizia importante riguardante la lotta al doping. Il laboratorio di Madrid, infatti, è stato sospeso con effetto immediato. La clamorosa decisione, ufficializzata lunedì, è giunta dopo la comunicazione di non conformità dell’agenzia spagnola anti doping diffusa il 19 marzo di quest’anno.
E, purtroppo, non si può non constatare come non sia la prima volta che la Spagna ha questo tipo di problemi; basti pensare agli scandali collegati al ciclismo con l’Operacion Puerto del 2006 e quello Festina del 1998 che ebbe come effetto la nascita dell’agenzia mondiale antidoping l’anno successivo. Ecco il testo integrale della WADA:
“La WADA ha sospeso l’accreditamento del “Laboratorio de Control de Dopaje” di Madrid.
La decisione di dichiarare non conforme l’agenzia antidoping di Spagna (AEPSAD) è stata presa dal presidente WADA a seguito del consiglio della WADA foundation tenutosi il 19 marzo.
La sospensione, con effetto immediato, proibisce al laboratorio di svolgere qualsiasi attività antidoping, legata alla WADA in qualsiasi campione di urina e di sangue.
Ai sensi dell’articolo 4.4 dello standard internazionale per i laboratori (ISL), perché un laboratorio mantenga il suo stato di accreditamento, la NADO del Paese del laboratorio deve esser compatibile con il regolamento, come stabilito dalla WADA.
Tuttavia, a seguito di una revisione di regole ISL entrata in vigore il 2 giugno 2016, la WADA può decidere di non sospendere l’accreditamento di un laboratorio in un caso di non conformità del NADO (organizzazione antidoping nazionale) di quel Paese se, nell’anno precedente alla dichiarazione di non conformità, almeno il 60% dei campioni analizzati da quel laboratorio sono stati forniti da altre organizzazioni anti dopo diverse dalla NADO del laboratorio statale.
Alla luce di questi fatti, tra il 19 marzo 2015 e il 19 marzo 2016, il 69% dei campioni analizzati del laboratorio sono arrivati dall’AEPSAD, la suddetta eccezione prevista dall’ISL non si applica e l’accreditamento del laboratorio deve esser sospeso fino a quando l’AEPSAD non verrà dichiarata compatibile.
Secondo l’articolo 13.7 del codice mondiale antidoping, il laboratorio può appellarsi alla “Court of arbitration for sport” entro 21 giorni dalla ricezione della notifica.
È inoltre importante segnalare che, alla luce di tutto questo, l’altro laboratorio spagnolo, situato a Barcellona, ha mantenuto l’accreditamento.”
Va anche ricordato che in passato problemi analoghi li hanno avuti altre nazioni tra cui la Russia e la Turchia.
Probabilmente non è un caso che questa decisione importantissima sia stata presa a soli due mesi dal via delle olimpiadi di Rio dove i controlli anti doping sono molto severi, a differenza di quanto accade altrove.