Il portiere è un ruolo strano, delicato e difficile. Vive quasi una partita a sé, è l’unico ad indossare una maglia diversa, non partecipa al gioco o alla tattica ma dalle sue prestazioni possono dipendere l’esito di campionati o coppe. Una papera rovina una grande prestazione, un “miracolo” salva la squadra da pessime performance. Di grandi portieri la storia del calcio ne ricorda molti, da Jašin, unico vincitore del pallone d’oro, a Manuel Neuer, passando per Zoff, Zenga, Schmeichel, Kahn, Julio Cesar, Chilavert, Buffon. Tutti grandi nomi con caratteristiche diverse, a volte istrionici come il colombiano Higuita, a volte calmi (anche troppo) e decisivi nonché longevi come Dino Zoff, passando per i portieri goleador, su tutti il brasiliano Rogerio Ceni e il paraguayano Chilavert. Ma quanti di loro avrebbero meritato il pallone d’oro?
Abbiamo stilato una classifica, in ordine cronologico decrescente, dei 5 portieri che avrebbero meritato il prestigioso premio, ma non l’hanno vinto. Partendo dal grande deluso di oggi: il portiere del Bayern Monaco, Manuel Neuer.
1.Manuel Neuer
Il gigante tedesco ha rivoluzionato il modo di intendere il ruolo del portiere, le sue uscite quasi a centrocampo sono uno spettacolo da far vedere nelle scuole calcio. Poi la tecnica, bravo con entrambi i piedi, fa stop migliori di tanti calciatori che militano nelle serie maggiori. Una sola pecca: essere nato nello stesso periodo di CR7 e Messi.
2.Gigi Buffon
Il numero 1 della Juventus e della Nazionale italiana meriterebbe il pallone d’oro alla carriera! Se è vero che alcuni portieri sono stati migliori di lui solo per un anno o due, è altrettanto vero che la costanza dimostrata dall’eterno Gigi è invidiabile: dai tempi del Parma è sempre stato nella top 3 dei portieri mondiali. Poi c’è il mondiale vinto dall’Italia nel 2006, anno in cui il Pallone d’oro fu assegnato al compagno di club e di Nazionale Cannavaro. Stessi titoli ma trattamento diverso. Cannavaro meritava il Pallone d’oro non più di quanto lo meritasse Gigi. A parer nostro è stato anche più decisivo, chi potrà dimenticare i “miracoli” compiuti contro Repubblica Ceca, Germania e Francia?
Forse l’unica pecca di questo mito sono i rigori, Gigi è poco decisivo quando l’avversario si presenta dagli undici metri.
3. Oliver Kahn
Un altro tedesco nella nostra classifica. Una roccia. Un monumento. Otto campionati tedeschi, sei coppe di Germania, una Coppa UEFA nel 1996, una Coppa dei Campioni nel 2001, una Coppa Intercontinentale nel 2001 e un mondiale sfiorato nel 2002, dove fu insignito del premio come miglior giocatore della competizione, prima volta per un portiere. Cosa volete di più?
4. Peter Schmeichel
Danese, fu il protagonista dell’Europeo vinto dalla Danimarca nel ’92, una favola di quelle che solo lo sport sa regalare. Ma non si fermò solo a quell’impresa: con la maglia del Manchester United vinse, tra le altre cose,cinque campionati, una Coppa Uefa e una Champions League nel ’99. Quello poteva essere l’anno buono per lui.
5. Gordon Banks
Protagonista assoluto dell’unico mondiale vinto dagli inglesi nel ’66 e autore della parata che ancora oggi è considerata la più bella della storia. Brasile-Inghilterra, mondiali del ’70 in Messico, Pelè riceve un cross dalla destra e schiaccia in rete verso il palo più lontano, i brasiliani stavano già esultando ma Banks volò da palo a palo deviando il pallone. In seguito Pelé dichiarò :“In quel momento ho odiato Banks più di ogni altro calciatore al mondo, non potevo crederci. Ma quando è passata l’ira, ho dovuto applaudirlo con tutto il cuore. Era la più grande parata che io avessi mai visto”.