La Juventus è in finale di Coppa Italia, ai quarti di Champions e in fuga sulla Roma in Serie A. Ad inizio anno pensare ad una situazione simile ad oggi sarebbe stato impossibile. C’erano tanti pregiudizi sulla squadra di Allegri, e sullo stesso tecnico, che raccolse l’eredità di Conte in un momento molto delicato della storia recente bianconera. Eppure i bianconeri sono in corsa su tutti i fronti e il sogno è quel Triplete che riuscì alla squadra di Mourinho qualche anno fa, e che per ora rimane, appunto, un sogno. Ma ci sono 5 pregiudizi che la squadra di Allegri ha già sfatato.
#1 LA MUSICHETTA DELLA CHAMPIONS
C’era qualcuno ai tempi che sosteneva che la musichetta europea facesse tremare le gambe alla Juventus. Si parlava di un blocco nel momento in cui la squadra bianconera giocasse fuori dai confini italici. Una sorta di superpotenza che però era efficace solo in Italia. La Juve ha passato il girone nonostante un avvio complicato e ha battuto a Dortmund il Borussia per 3-0.
#2 LA FAME
Si diceva che la Juventus fosse appagata dai tre scudetti consecutivi e non avesse più “fame”. La squadra bianconera ha dimostrato anche ieri sera a Firenze di voler vincere ogni cosa che potrà vincere. Forse in tal senso ha fatto bene anche il cambio di panchina, ma questa Juventus ha ancora fame. Tanta fame. E si prepara ad una scorpacciata.
#3 IL MERCATO
Era il punto di rottura con Conte, che voleva Iturbe e Cuadrado. Quando sono sfumati entrambi è arrivata la rottura con il tecnico salentino. Ed era anche uno dei punti di critica dei tifosi bianconeri (e non solo) in Estate. Ad oggi pensate a Morata, Evra e Pereyra. E riguardate dove sono oggi Iturbe e Cuadrado. Forse Marotta aveva ragione.
#4 LA ROMA SUPERIORE
E qui vi concediamo qualche attenuante. La partita dell’andata era stata molto combattuta, ma si è dato troppo credito alla Roma. Era costruita bene, si diceva. Quello che oggi si dice della Juventus, che ha 14 punti di vantaggio sui capitolini e ha chiuso a Marzo ogni possibile discorso sulla superiorità in Italia. Qualcuno faccia mea culpa. Se Rudi Garcia è giustificato (più o meno), i critici non lo sono.
#5 ALLEGRI
Era arrivato con il coro “Noi Allegri non lo vogliamo”, oggi è acclamato da tutti. Lui è il vero vincitore di questa stagione, comunque andrà a finire. Non ha mai fatto proclami, ha conquistato tutti sul campo, con il silenzio. E ancora oggi a fine partita scappa negli spogliatoi. Ha dato a questa squadra un tipo di gioco europeo che Conte non era riuscito a dare e l’ha trasformata mentalmente e tatticamente. La Juve riesce a far bene anche se non viaggia a mille all’ora, e sembra capire i momenti delle partite alla perfezione. Ad oggi il migliore. E qui a fare mea culpa dovrebbero essere in tanti. Tantissimi.