A 44 anni e mezzo suonati, in genere, si è bravi padri di famiglia, si bada alle bollette, alla crescita dei propri figli, magari qualcuno è già un giovane nonno. C’è però chi in tutta questa “normalità organizzata” riesce a infilarci qualche parata sui campi della serie B italiana: parliamo di Andrea Pierobon, classe 1969, autore oggi pomeriggio di una parata determinante per la vittoria del Cittadella sul Siena al “Tombolato”. Minuto 26 della partita: Pecorini, un classe 1992, atterra nella propria area il toscano Spinazzola, nato nel 1993. Errori da giovani, a cui i “vecchi” sono chiamati a riparare: Pierobon lo fa e respinge il calcio di rigore di Nico Pulzetti, blindando la porta e aprendo la via alla vittoria veneta, siglata poi al 30′ del secondo tempo da un altro esperto della categoria come Claudio Coralli.
Pierobon, nato a Cittadella il 19 giugno 1969, è il calciatore più anziano dalla serie A alla serie D, quattro anni più di Javier Zanetti, record della serie A. Col Cittadella aveva esordito in Interregionale nel campionato ’87-88, e quest’anno era stato confermato per fare da “chioccia” al giovane Di Gennaro. Una carriera vissuta tra serie D e serie B, giocando con Spal, Giorgione, Massese, Venezia, Treviso, Fidelis Andria, per poi tornare alla base di partenza nel 2005: otto conferme di fila, fino a quella maturata nella scorsa estate che ha fatto di lui il professionista più anziano nella storia del calcio italiano.
Oggi, a 44 anni e 8 mesi, un altro record fissato nella sua piccola “Hall of Fame”. E lui, che alla Gazzetta aveva rivelato di essersi emozionato in estate, quando dopo aver sfidato l’Inter in Coppa Italia a San Siro aveva ricevuto in regalo la maglia del collega Handanovic (“Magari potessi giocare ancora alla tua età” gli aveva detto il portiere sloveno dei nerazzurri), continua a insegnare ai giovani del Cittadella come ci si salva. La squadra veneta resta in zona calda, caldissima, in cerca di un traguardo da dedicare a “nonno” Pierobon. Che di fermarsi non vuole saperne.