Talento assoluto, ma comportamenti che lasciano a desiderare. Domenico Berardi somiglia a uno scolaro di seconda elementare bravo a studiare ma che, in alcuni momenti della giornata, esce dalla classe sbattendo la porta. Un esempio che calza a pennello, anche perché l’attaccante del Sassuolo è un classe ’94, mica un 35enne bello e pronto al ritiro dall’attività agonistica. Se proprio vogliamo dirla tutta, i gesti non propriamente “sportivi” di Berardi possono anche essere paragonati a quelli di Luis Suarez (sempre con le dovute proporzioni) attaccante del Barcellona, protagonista di “avvenimenti cannibalistici” non di poco conto (chiedere a Chiellini ndr).
Il calciatore calabrese, nativo di Cariati Marina (Cs), è un diamante da sgrezzare sotto tutti i punti di vista, anche perché diventerebbe un perno fondamentale della Nazionale italiana. Di Francesco e tutto il Sassuolo, dopo l’ennesima “berardata” contro l’Inter (gomitata volontaria a Juan Jesus) sono molto arrabbiati con il “loro” 20enne che, anche la scorsa stagione, rifilò un colpo proibito sia a Ceccherini del Livorno (durante il match del “Picchi”) che a Molinaro nel derby tra Sassuolo e Parma giocato al “Mapei Stadium”. Anche in quel caso, con la sua squadra sotto, Berardi vanificò tutti i gol messi a segno fino a quel momento, facendo venire più di un dubbio a chi lo considerava un potenziale campione.
Adesso, dopo il gesto di “San Siro”, ci sarà una lunga squalifica per il numero 25 neroverde, protagonista di due ottime prestazioni con l’Under 21 allenata da Gigi Di Biagio che, proprio pochi giorni fa, si è qualificata per i Campionati Europei di categoria. La Juventus, proprietaria del cartellino, naviga a vista sugli atteggiamenti del giovane calciatore che deve cambiare assolutamente registro se non vuole “bruciare” un talento enorme, spesso non seguito da una condotta immacolata.