Sono iniziate stamane alle 9 le gare in linea dei Mondiali di ciclismo a Ponferrada.
Le juniores azzurre hanno conquistato l’argento con Sofia Bertizzolo. L’atleta trevigiana si è arresa soltanto alla campionessa uscente, la danese Amalie Dideriksen.
L’Italia, in base al ranking mondiale Uci ha schierato al via cinque atlete: Beggin, Bertizzolo, Wackermann, Nesti e Ragusa.
La corsa è stata caratterizzata da diverse cadute. Nell’ultimo giro del circuito spagnolo di 18,2 chilometri Bertizzolo attacca in salita. Al suo inseguimento si porta la Dideriksen è l’altra azzurra Sofia Beggin.
A 1,5 chilometri all’arrivo il gruppo si ricongiunge con il terzetto fuggitivo per l’epilogo con uno sprint a diciotto.
Sul rettilineo conclusivo la Beggin si mantiene in testa al gruppo per favorire l’avanzata della Bertizzolo.
La trevigiana rimasta imbottigliata nella pancia del drappello, riesce a trovare spazio lungo le transenne ai 150 metri. La progressione finale non basta per superare la campionessa danese, che si conferma regina del Mondiale dopo il trionfo del 2013 a Firenze.
Sofia Bertizzolo è nata il 21 agosto 1997, trevigiana di Borgo del Grappa, tesserata per la Sc Breganze Millenium e studentessa al Liceo Scientifico di Bassano del Grappa ed è ancora al primo anno tra le juniores.
Appena scesa dal podio ha spiegato cosa è successo in volata: “È sicuramente una gioia perché nella medaglia ci speravo molto. Però devo dire che, per quel poco che ho perso, m’è spiaciuto molto non sentire l’inno di Mameli. Ho avuto un momento di difficoltà in cima all’ultima salita. Alla fine ci hanno ripreso. Poi un piccolo incidente mi ha portato a prendere la volata un poco indietro. Nello sprint mi sono trovata in mezzo a tante atlete ho perso la ruota della danese. Vado a casa convinta che devo imparare ancora tanto. Ma se ci fosse una medaglia per le squadre sarebbe certamente per l’Italia“.
Continua la striscia di ottimi risultati del ciclismo femminile azzurro. Il futuro dell’Italia, è ROSA