Nemanja Vidić non è più lo stesso, diciamoci la verità. Il difensore serbo, arrivato all’Inter, sta deludendo le attese in questa prima parte di stagione. L’ex Manchester United si sta rendendo protagonista di prestazioni al di sotto della sufficienza, vuoi anche per un reparto che non può contare su elementi esperti e di fama internazionale. Alla prima giornata di campionato, contro il Torino, il calciatore fu espulso per un applauso nei confronti del direttore di gara. Il signor Doveri, infatti, come tutti ricorderanno, sventolò il rosso al calciatore dell’Inter non capendo che il battito di mani non era ironico. Fatto sta che Vidic dovette saltare la successiva gara contro il Sassuolo, sedendosi in tribuna ad ammirare il roboante 7-0 dei suoi compagni. Subito dopo quella gara, ad Appiano Gentile si parlava già di Scudetto, parola che evoca bellissimi ricordi ai nerazzurri.
Peccato che a Palermo, nel match che vide il ritorno in campo del classe ’81, l’Inter giocò male, ottenendo un punto d’oro. Volete sapere chi sbagliò in occasione del gol di Vázquez? Vidic. Il centrale si fece rubare palla dall’attaccante argentino a pochi metri dalla porta difesa da Handanovic, mettendo in difficoltà l’intera squadra, costretta a rincorrere i rosanero dopo pochi minuti di gioco. Poteva essere un caso, perchè anche i migliori sbagliano, ma dopo la “frittata” di ieri contro il Cagliari, molti addetti ai lavori si staranno chiedendo se l’Inter ha fatto un’affare ad acquistare Vidic, ricordiamolo, a parametro zero.
In occasione del rigore concesso a Sau, l’esperto ex nazionale serbo ha palesato limiti di posizione, entrando in maniera scomposta sull’attaccante sardo. Con un ingaggio di 3.2 milioni di euro fino al 2016, Thohir inizia ad avere i primi dubbi, complice anche il pesante ko contro il Cagliari. Ma al posto di un 33enne, reduce anche da un brutto infortunio patito nel 2011, non era meglio puntare su un elemento giovane, con un ingaggio meno pesante? Ai posteri…