Sei vittorie consecutive, tra campionato e Champions League, hanno ridato il sorriso ai tanti tifosi juventini che non potevano proprio vedere Massimiliano Allegri sulla panchina della loro squadra. L’allenatore livornese, antipatico (fino all’altro ieri) alla maggior parte dei sostenitori di Madama, era stato accolto come il mio professore di topografia che entrava in classe con sguardo minaccioso e con l’interrogazione sulla punta della lingua. Quante “belle” parole abbiamo dedicato io e i miei compagni, ma nonostante tutto, alla fine, il diploma è stato portato ugualmente a casa per la gioia dei miei genitori, fiduciosi per il terzo obiettivo scolastico raggiunto (il sottoscritto era stato promosso anche alle elementari e medie, mica pizza e fichi, eh).

Vabbè, lascio perdere le questioni personali che non interessano a nessuno, per continuare a discutere del “buon” Max, ora più che mai sulla cresta dell’onda. Questa sera la Juventus si giocherà uno spicchio di qualificazione di Champions League contro l’Atletico Madrid di quell’assatanato di Diego Pablo Simeone, capace di segnare ai bianconeri anche durante un normalissimo sonnellino pomeridiano (ricordate i suoi precedenti da calciatore della Lazio?). Non sarà facile, lo dico già da questo momento, ma Allegri, con la sua espressione ironica, da buon toscanaccio vorrà fare lo scherzetto al tecnico argentino, voglioso di vincere dopo i tre ceffoni rimediati ad Atene contro l’Olympiacos. E poi, ricordo a tutti, l’attuale trainer bianconero, capace di qualificare il Milan agli ottavi di finale della scorsa edizione dell’importantissimo trofeo, non poté affrontare gli spagnoli causa esonero. Chissà come sarebbe andata se ci fosse stato lui al posto di Clarence Seedorf? Stasera potremmo avere le prime risposte…