Nei giorni scorsi in tutta Europa si era sparsa la notizia della clausola situata nel contratto del giovane portiere Courtois, in prestito all’Atletico Madrid dal Chelsea. Tre milioni di euro da sborsare ogni qualvolta il portiere belga si trovi ad affrontare la squadra di Mourinho.

Fino a stamattina si trattava di semplici supposizioni, giochi di palazzo li chiameremmo noi qui in Italia, ed invece dopo quanto emerso dai sorteggi per le semifinali di Champions League svoltisi proprio oggi a Nyon ne è scoppiato un vero caso perché la squadra allenata da Simeone andrà a scontrarsi, nemmeno a farlo di proposito, contro la corazzata di patron Abramovič.

C’è voluto poco ai massimi esponenti della UEFA a fare chiarezza su tutta la vicenda che, tramite un comunicato esposto sul sito ufficiale, hanno messo fine a polemiche e discussioni:

“In risposta a notizie riportate dai media sulla situazione del portiere del Club Atlético de Madrid Thibaut Courtois, la UEFA vuole confermare la sua posizione.

I regolamenti della UEFA Champions League e i regolamenti disciplinari UEFA contengono articoli chiari che proibiscono rigorosamente ai club di esercitare (o tentare di esercitare) un’influenza di qualsiasi tipo sui giocatori da schierare (non schierare) in una partita.

Pertanto, qualsiasi clausola dei contratti privati tra i club che potrebbe esercitare un’influenza del suddetto tipo deve essere considerata nulla e non applicabile ai fini UEFA.

Inoltre, qualsiasi tentativo di applicare le suddette clausole costituisce una chiara violazione dei regolamenti della UEFA Champions League e dei regolamenti disciplinari UEFA e deve essere sanzionata di conseguenza.”