Rivoluzione. Il calcio argentino viene rivoluzionato da una riforma che porterà all’abbandono dei campionati di Apertura e Clausura per avere un unico grande torneo annuale, denominato “Primera”.

Il progetto, già messo in cantiere dal presidente Julio Grondona (morto a Luglio dopo 35 anni di presidenza della Federcalcio argentina), dovrebbe partire probabilmente dal prossimo anno, presumibilmente dalla metà circa di Febbraio. Addio dunque ai due campionati di Apertura e Clausura, con una formula che in Argentina era in vigore dal 1991, a 20 squadre. La Primera avrà 30 squadre, le 20 della Clausura di quest’anno più 10 squadre promosse dal campionato cadetto. E non ci sarà il girone d’andata e quello di ritorno, ma una sola grande competizione: con 29 incontri + una giornata dedicata a derby e grandi classici.

L’idea di fondo sarebbe questa, anche se qualcuno pensava anche ad una divisione territoriale per avere comunque andata e ritorno e un campionato con spese più abbordabili per le piccole. Non tutti sono convinti, la stampa parla dello strano effetto di un campionato a 30 squadre, che sarebbe il più grande del mondo. Quello con più partecipanti. E soprattutto ci sarebbe il problema di estendere il tutto a squadre “minori”, con il chiaro effetto di abbassare il livello e rendere il gioco meno divertente.

Ma non è solo questo. I top club si oppongono per motivi economici. Il governo Argentino stanzia circa 157 milioni di Euro all’anno alla Federcalcio per mantenere i diritti televisivi degli incontri liberi e gratuiti. Una torta che attualmente viene divisa tra 20 club, e che in caso di Primera sarebbe da dividere tra 30 club. Qualcuno ci perde prima ancora di iniziare a giocare.