Il Milan non riesce più a vincere. Questo è quanto è possibile notare, analizzando l’andamento dei rossoneri in campionato. Gli uomini di Inzaghi non riescono a centrare la vittoria da ben cinque giornate (l’ultima a metà ottobre), racimolando quattro pareggi ed una sconfitta per un totale di quattro punti su quindici disponibili, mostrando una inspiegabile e pericolosa regressione in termini di risultati e di gioco.
Eppure l’inizio di stagione era stato particolarmente positivo per la squadra di “Super Pippo”, visto che dei risultati più o meno convincenti erano stati affiancati da un gioco tutto estro e fantasia, basato sul tridente Honda, El Shaarawy, Menez e che aveva portato a pensare anche i più scettici che questo sarebbe stato l’anno del Milan, soprattutto in considerazione dell’assenza delle coppe europee.
Il sogno è però durato poco, pochissimo. L’acquisto negli ultimi giorni di mercato (quelli del condor) di Fernando Torres, ha rappresentato un colpo in termini di curriculum, ma un bel punto di domanda in quanto alle prestazioni che ne sarebbero seguite. L’arrivo dell’ex prodigio spagnolo ha così costretto Inzaghi a rivedere la propria lavagna tattica, costringendolo a fare dell’attaccante un punto fermo della squadra, nella speranza che ne seguissero dei risultati.
Tuttavia il giocatore, che ricordiamo è stato acquistato per ridare all’attacco rossonero un lustro che manca dai tempi di Ibrahimovic, ha fin qui stentato e dopo il gol all’esordio (da titolare) contro l’Empoli non si è praticamente fatto vedere, in termini di gol e soprattutto in termini di sostegno alla squadra. Il “niňo” in campo è un fantasma. La controfigura del giocatore che tanto bene fece ai tempi dell’Atletico Madrid e del Liverpool, diventando il perno di una crisi di risultati ma anche di spogliatoio. Un caso emblematico è quello di Giampaolo Pazzini, che partito nel precampionato come favorito per un posto da titolare, si è visto rubare la scena dal nuovo arrivato nonostante le prestazioni mediocri, spingendo l’ex interista a meditare l’addio nel mercato di gennaio e causando lo sfogo della moglie in un post, poi rimosso, su Instagram.
Ma alla sterilità offensiva si devono aggiungere problemi quali la serie di infortuni che ha afflitto la squadra nei suoi ruoli chiave, e soprattutto alcune scelte di mercato che si sono rivelate inutili per l’allenatore (arrivi di Armero, Van Ginkel e conferma di Niang su tutti).
Ad Inzaghi non rimane altro da fare che invertire la rotta puntando sulle sue abilità e magari preferendo Pazzini a Torres (come sembra farà nella prossima sfida di campionato) oppure ottimizzando il reinserimento di Montolivo, recuperato dall’infortunio che gli ha fatto saltare il Mondiale. Solo così potremo sapere se questa crisi sia stata davvero causata da Torres.