Classe 1964, Salvatore Schillaci, detto Totò, per le sue innumerevoli battute del comico Antonio de Curtis, spegne oggi le sue cinquanta candeline. L’ ex attaccante della Nazionale italiana iniziò la sua carriera nelle giovanili del Palermo, sua città d’origine, per poi essere ingaggiato dal Messina in serie C2, nel 1982. Nella città peloritana giocò ben 219 gare tra Serie B e Serie C segnando 61 gol, e 31 partite di Coppa Italia siglando 16 reti. Ad oggi, Schillaci è il secondo giocatore con più presenze in campionato nella storia del calcio messinese dopo Angelo Stucchi.
Il 1989 è l’anno della svolta per il giocatore palermitano, che viene ingaggiato da uno dei più importanti club italiani: la Juventus. Esordì il 27 Agosto 1989 in casa contro il Bologna e realizzò in quella stagione ben 15 gol in 30 partite di campionato. Questi numeri spinsero l’allora allenatore della Nazionale italiana, Azeglio Vicini, a convocarlo per i Mondiali ’90 che si svolsero proprio in Italia dove diventò capocannoniere della competizione con 6 reti all’attivo, classificandosi secondo nella graduatoria del Pallone d’oro dopo Lothar Matthaus.
Nella stagione 1991-1992, Schillaci, trovò sempre meno spazio a causa dell’arrivo in squadra di Gianluca Vialli, e decise così, di lasciare Torino per andare a Milano, sponda Inter. Fu acquistato per 8,5 miliardi di lire e firmò un contratto da 1 miliardo e 500 milioni a stagione. Lo stesso calciatore ricorda gli anni in casacca neroazzurra come i più belli della sua carriera.
Restò a Milano per due stagioni segnando 11 gol in 30 partite e vincendo anche la Coppa Uefa.
Nel 1994 decide di trasferirsi in Giappone al Jùbilo Iwata, che gli propose un ottimo contratto, diventando il primo calciatore italiano a giocare in un campionato nipponico. Con questa maglia segnò 56 gol in 78 presenze vincendo nel 1997 anche la J. League.
In quello stesso anno subì un grave infortunio che lo tenne lontano dal rettangolo di gioco fino al 1999, anno in cui decise di ritirarsi. Solo nel 2008, in seguito ad una sua apparizione in una trasmissione sportiva italiana, giocò la sua ultima partita in un campionato d’Eccellenza pugliese.