Stephanie Roche meriterebbe il premio Puskas 2014, anche se magari non lo vincerà. Ma la calciatrice irlandese meriterebbe il premio Fifa per il miglior gol dell’anno, in virtù di un gesto tecnico straordinario e di una conclusione da applausi.
È una donna, ed è irlandese. Nata a Dublino nel 1989, e venuta alla ribalta del calcio irlandese per le numerosissime reti realizzate con la maglia del Peamont United, squadra della massima serie nazionale. Addirittura 63 in 54 partite, ma quella realizzata contro lo Wexford Youths, è una perla di rara bellezza. La ragazza, di spalle alla porta, palleggia tre volte e poi spara un missile che lascia poco scampo al portiere.
Un gol così se l’avesse fatto Ibrahimovic avrebbe girato il mondo del web, e invece noi il gol di Stephanie l’abbiamo conosciuto perché è stato notato dalla Fifa ed inserito nei primi 3 gol dell’anno. I tre gol in lista per il Premio Puskas. È il triste destino di chi è condannato a giocare in un campionato minore, perché il calcio femminile sembra quasi costituire un altro sport. Quasi che davvero, come pensa qualcuno davanti ad un bar, il calcio sia cosa solo per uomini. Spiegatelo a Stephanie, capace di fare gol che pochissimi calciatori in attività saprebbero anche solo pensare.
Lei attualmente gioca in Francia e prova a ritagliarsi un ruolo da protagonista in uno show che solitamente non attira tantissimi spettatori. Ma questa rete andrebbe premiata. Per dimostrare che vince il merito, e che il calcio femminile è, appunto, calcio. E se questo è gol più bello dell’anno importa poco che sarà la prima volta di una donna, ma sarà comunque una prima volta bellissima. E Stephanie chiude gli occhi, e prepara il tacco. Se dovesse vincere ci andrà con quello, e non con i tacchetti che usa quotidianamente. Con buona pace di chi si ostina a dire che il calcio non sia un gioco per donne.