Ci troviamo ad affrontare quel dilemma calcistico che ormai da anni divide sia appassionati che addetti al settore: tecnologia sì o tecnologia no? Meno polemiche o più costi? Mezzo meccanico oppure occhio umano?
Lunedì il presidente della Figc Tavecchio, a margine di un master sul business dello sport a Treviso, ha dichiarato la sua posizione favorevole alla Goal Line Technology e che la proporrà nel prossimo Consiglio Federale. Il presidente ha poi precisato che la tecnologia potrà essere implementata già dalla prossima stagione. Ma passiamo ad analizzare gli aspetti economici, i pro e i contro e le posizioni degli addetti ai lavori.

I costi

Per quanto riguarda i costi Carlo Tavecchio ha continuato: “se tutti i grandi stadi italiani fossero dotati di tali dispositivi il costo totale non sarebbe superiore ai quattro milioni, contro introiti derivanti da diritti televisivi di 1,2 miliardi di euro”. Detta così, sembrerebbero spiccioli. Attualmente i costi per gli addizionali si aggirano a 1,6 milioni di euro l’anno sborsati dalla Figc, cifra certamente minore considerando il fatto che gli addizionali possono servire anche a molte altre situazioni dubbie in area di rigore mentre la GLT solo per i goal “fantasma”.

Le statistiche

Analizzando le statistiche dei precedenti si nota come in Premier, dopo un anno e mezzo, l’occhio di falco ha deciso su 5 situazioni di “goal non goal” su 500 partite giocate, mentre al Mondiale brasiliano solo una su 64 match! Numeri risicati che fanno sorgere spontaneamente una domanda: “Il gioco vale la candela?”
Per quanto riguarda gli addizionali c’è da dire, come ha ribadito Collina, che servono anche ad “altro”, a volte ad “altro danno” (vedasi Rizzoli addizionale in Catania-Juve dello scorso campionato), ma comunque le statistiche sono a loro favore: nella stagione 2012\2013 la loro percentuale di errore fu del 2,5%, accettabile da un punto di vista numerico.

Le posizioni degli arbitri

Pierluigi Collina, da sempre propenso agli addizionali, lo scorso Aprile aveva dichiarato :“Se un giocatore salva il pallone con la mano sulla linea, la GLT dirà ‘no goal’, non dirà ‘fallo di mano’. Se l’arbitro non vede il fallo di mano, il rigore non viene dato. Ma non sono contrario alla Goal-line technology, in un mondo ideale gli assistenti addizionali e la GLT possono convivere, ma è solo per la linea di porta, mentre gli assistenti di porta sono importanti anche per altre cose. Poi è anche una questione di costi: la GLT ha un costo, gli assistenti addizionali hanno un costo, perciò mettere entrambi è una soluzione molto costosa”.
Di parere totalmente opposto il suo ex collega Graziano Cesari che dopo l’apertura di Tavecchio alla GLT ha commentato: “L’esperimento degli arbitri di porta è stato un fallimento”.

Insomma situazione molto incerta dunque, perché adottare tutte e due le soluzioni è improbabile specie in tempi di recessione economica. Una è più costosa, l’altra meno precisa (ma non troppo): a questo punto, voi quale scegliete?