Alla sua età, il problema dei più è trovare una ragazza, pensare all’interrogazione del giorno dopo o organizzare una partita di calcetto. Ma lui, Martin Odegaard da Drammen, sobborgo portuale di Oslo, 60mila anime a sud della capitale della Norvegia, da oggi non è un 16enne qualunque: è il 16enne nei piani dei principali club calcistici europei. Nato il 17 dicembre 1998, Martin è figlio d’arte: suo padre Hans Erik, che ne cura immagine e contratti, ha giocato nella prima divisione norvegese, totalizzando 121 presenze e 20 reti, e oggi fa il vice allenatore al Mjondalen, fresco di promozione nella Tippeligaen, la nostra serie A.
Lo scorso 13 ottobre il trequartista norvegese è diventato il giocatore più giovane della storia ad aver disputato un match di qualificazione agli Europei, con 15 anni e 300 giorni, entrando in campo durante Norvegia-Bulgaria (2-1). Ma potrebbe essere solo il primo dei record che questo giovanissimo atleta, cresciuto nello Stromgodset, 23 gare e 5 reti in stagione, è destinato a infrangere: mancino come Messi, fisico che ricorda il primo Kakà, assist alla Rivaldo. Un mix micidiale, cresciuto tra partitelle organizzate su Facebook nel campetto dietro casa e le amicizie di sempre. “Non conosco nessuno con la sua passione così pura per il calcio” assicurano gli amici, mentre il Gotha del calcio mondiale l’ha già investito di titoli e responsabilità.
Da domani mattina Odergaard avrà raggiunto l’età minima per firmare per un club straniero: “E’ un grande talento, molto maturo per la sua età. Ci interessa e credo avremo ottime possibilità di prenderlo” ha detto di lui pochi giorni fa Karl Heinz Rummenigge, presidente del Bayern Monaco. Proprio i bavaresi sembrano destinati al suo acquisto, ma Real Madrid, Manchester United, Roma e Juventus hanno sondato la possibilità. Già in giornata potrebbero esserci novità: e per Martin il calcio nordico sarà presto un bel ricordo per il ragazzino che aveva fatto disperare migliaia di teenagers che non l’avevano visto tra i nomi acquistabili in Football Manager, noto simulatore manageriale sul calcio: un tweet del padre aveva sbloccato la vicenda, ora nella realtà chi lo comprerà?
A cura di Luca Guerra(Twitter: @GuerraLuca88)