Nel tennis, questo è il tradizionale periodo in cui i giocatori si allenano in vista della nuova stagione e vedendo cosa accade si può fare un’interessante riflessione.
Nello sport dei gesti bianchi, nato come passatempo per la borghesia british di fine XIX secolo, l’altruismo è sempre stato presente e nonostante il modo di concepire il fair-play sia un po’ cambiato nel corso dei decenni, anche oggi nell’era dello sport-business fra campioni si possono scorgere esempi di amicizia.
Tanti fra gli appassionati meno giovani rammenteranno che Ivan Lendl all’inizio degli anni ’90 aveva scelto di allenarsi con l’allora giovanissimo Pete Sampras nella sua villa del Connecticut per una settimana con bici, sessioni in palestra, footing, tennis e dieta, molta dieta. Lo stesso Sampras ha, successivamente, riconosciuto che quello stage con Ivan il terribile gli fu molto utile per comprendere che il tennis di alto livello, non è costituito solo di talento, ma anche di fatica e applicazione, di lacrime e sudore.
Circa venticinque anni dopo, Roger Federer, altro campionissimo del tennis, ha preso spunto da Lendl. Al Re del tennis piace molto allenarsi con i giovani talenti durante i tornei – un po’ per dar loro il coraggio necessario, e un po’ per osservarli da vicino – e nella scorsa estate SuperRog ha voluto trascorrere qualche giorno con Nick Kyrgios, l’astro nascente australiano che a Wimbledon ha sconfitto Nadal. Per il suo solito lasso di tempo di allenamento nelle feste di Natale a Dubai, Federer invece, ha individuato come sparring partner due giovani, ovvero David Goffin e Thanasis Kokkinakis. Il belga dal tennis musicale che qualche anno fa si mostrò al mondo del tennis al Roland Garros giocando (e perdendo) un grande match proprio contro di lui, e il gemello diverso di Kyrgios. «Sono stati allenamenti incredibili – ha affermato felicissimo il 19enne australiano – Roger è un giocatore fantastico, una vera leggenda, ma anche una grande persona»