Vince la Juventus, e diventa campione d’inverno con un turno d’anticipo. La penultima giornata, che sarà snodo fondamentale anche nel girone di ritorno, consegna alla Juventus la targa di campione d’inverno. Un titolo, che non è un titolo, ma restituisce fiducia ai bianconeri, che escono da un momento delicatissimo nel quale avevano vinto solo a Cagliari tra Dicembre e Gennaio.

Fatica la squadra di Allegri, ma alla fine la spunta. Batte il Napoli con le reti di Pogba, Caceres e Vidal e sfrutta il pari della Roma nel derby contro la Lazio per tornare a +3 sui giallorossi. La sfida scudetto prende nuovamente quota, si infiamma con qualche polemica su entrambe le squadre e vede però la Juve uscirne vincitrice almeno fino al giro di boa, in quanto anche se dovessero arrivare a pari punti la squadra bianconera sarebbe in vantaggio in virtù dello scontro diretto vinto.

Allegri fa le spalle larghe: raccoglie le critiche, le supera e va a vincere con grande cinismo. Il solito gol del vantaggio nel primo tempo viene ancora una volta sprecato nei primi 20 minuti della ripresa quando l’ormai fisiologico calo fisico e mentale porta il Napoli al pareggio. Ma Caceres, rientrante dopo 3 mesi di inattività, regala alla Juve il gol del vantaggio. Quel vantaggio che la capolista saprà tenere fino alla fine, nonostante una buona pressione offensiva del Napoli, una simulazione di Zapata, e il cuore oltre l’ostacolo dei partenopei. Non è stata la più bella Juventus dell’anno, e forse dal punto di vista del gioco non c’è nemmeno stata un’evoluzione rispetto alle ultime uscite. Ma sono tre punti che valgono oro.

E valgono soprattutto la luce in fondo ad un tunnel. Quel tunnel costituito dai troppi pareggi consecutivi che la squadra di Allegri aveva raccolto. E riparte la corsa al titolo, per scoprire tra qualche mese che magari quel tunnel era stata solo una nostra invenzione.