L’Olimpia Milano dopo una grande Eurolega lascia la competizione eliminata da un solidissimo Maccabi Tel Aviv. Finisce 86-66 gara 4, 3-1 nella serie per i gialli e EA7 eliminata. La squadra di Blatt, vincendo i quarti, accede alle final four che si disputeranno proprio a Milano.

Era una gara da dentro o fuori per l’Olimpia, ancora priva di Gentile, out per infortunio, serviva vincere per prolungare la serie e giocarsi l’accesso alle final four di Eurolega in casa in gara 5. Non è stato così, l’ultimo quarto è stato fatale, come fatale è stata l’imprecisione dai liberi, solo 7 su 17.

L’EA7 sfodera nuovamente una grande prestazione a metà e cade sul più bello, quando c’è da accelerare, rallenta, di botto. Il primo quarto è punto a punto col Maccabi e si chiude con Milano in vantaggio 21-19, con uno straordinario Langford autore di 13 punti, ma anche con 4 liberi sbagliati.

Il secondo quarto è fuga Olimpia che grazie alla precisione da tre di Langford, Jerrels e Hackett si porta a fine del primo tempo in avanti 43-35. Il terzo quarto vede ancora il Maccabi rimettersi in corsa e accorciare le distanze con un parziale di 9-0. Di lì in poi è di nuovo match combattuto punto a punto con Milano che ancora grazie a Langford riesce a chiudere il quarto avanti 56-54.

L’ultimo quarto, con una Nokia Arena che diventa un’autentica bolgia, vede il Maccabi difendere ottimamente arrivando ad annullare un, fino ad allora, mostruoso Langford, autore a fine gara di 28 punti. Gli israeliani riescono a penetrare facilmente con Tyus, Blu e Smith e riescono a piazzare l’allungo vincente che spezza i sogni di Milano. Ai gialli riesce praticamente tutto, Milano invece stacca la spina, continua a sbagliare tiri liberi e il solo Hackett non basta. Finisce 86-66 con il pubblico in delirio e la gioia dei giocatori di Blatt.

L’Eurolega dell’Olimpia purtroppo finisce contro un avversario di tutto rispetto, onore al Maccabi che ha meritatamente vinto la serie, ma restano i ricordi di una grande stagione europea dove Milano non ha avuto paura di nessuno e tutti hanno iniziato a temerla come avversario di tutto rispetto. Milano c’è e l’anno prossimo è pronta a migliorarsi. The red shoes are back.