A parlare oggi della crisi del Milan non é un ex qualunque, ma si tratta della figura maggiormente rappresentativa della recente storia rossonera: il capitano, la bandiera, Paolo Maldini. L’uomo che, per quella maglia, per quei colori, si é sempre speso con parole d’amore e non ha mai negato la volontà di tornare a far parte, magari un giorno, della famiglia rossonera. Oggi quella famiglia é orfana di un condottiero come lui, di un uomo di spogliatoio capace di sobbarcarsi la responsabilità di un gruppo intero, senza fiatare. Lasciando che sia il campo a parlare. Una figura evidentemente “scomoda” per qualcuno.
Oggi Maldini, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, sceglie di lasciarsi andare a parole pesanti nei confronti di chi ha sfaldato un gruppo vincente, di chi ha distrutto quel gioiello prezioso capace di toccare più di una volta, in pochi anni, il tetto d’Europa e del mondo. Perché lo fa? La ragione principale é sempre la stessa: l’amore incondizionato verso quei colori che ha vestito per 25 anni.
“Mi fa male vedere che stanno buttando quanto costruito con fatica in 10 anni. Hanno distrutto il mio Milan. Provo rabbia e delusione. Questa dirigenza dimostra di pensare all’oggi e non al domani.” – e senza mezzi termini punta il dito contro chi ha fatto sì che ciò accadesse – “Galliani é un grandissimo dirigente ma si crede onnipotente, non ricorda che tutti i successi non sono arrivati unicamente grazie a lui, ma anche grazie ad un gruppo che sapeva gestire lo spogliatoio.”
E Paolo quello spogliatoio lo conosceva bene, come se ne fosse il custode. Anche grazie a lui il Milan ha raggiunto traguardi gloriosi e lui, grazie al Milan, é diventato uno tra i più forti calciatori di sempre, un patrimonio per il nostro calcio. Ma come spesso accade nel nostro Paese, i patrimoni ogni tanto risultano indigesti e vengono scaricati come fossero oggetti qualunque.
Come afferma egli stesso le bandiere non esistono più, ma le leggende non moriranno mai. Oggi Maldini “scarica” il Milan, come fosse semplicemente una bellissima storia d’amore, finita male.