27° numero della rubrica settimanale Il cacciatore di talenti. Tutti i giovedì Blog di Sport vi presenterà un giovane calciatore scelto tra i più interessanti nel panorama calcistico attuale. Dati anagrafici e schede tecniche dei campioni del domani, o magari già del presente.

Storia
Fabrice Olinga Essono nasce il 12 maggio 1996 a Douala. All’età di 10 anni si aggiudica i premi di capocannoniere e miglior giocatore in un torneo giovanile locale attirando così l’attenzione dei dirigenti del Fundesport Douala, meglio conosciuta come Samuel Eto’o foundation, associazione benefica creata dal celebre attaccante camerunense per aiutare i giovani del suo Paese a costruirsi un futuro migliore attraverso il calcio. Nel giro di pochi mesi così il ragazzo entra in questa splendida realtà iniziando un percorso di crescita costante e fruttuoso. Nel 2009, durante un torneo giovanile disputato in Spagna ad Alicante, viene notato da alcuni osservatori del Maiorca. La società delle Baleari decide di tesserarlo dopo essere rimasta letteralmente stregata dalle sue straordinarie abilità atletiche e gli permette così di continuare a migliorare in un ambiente sereno ed accogliente, soprattutto dal punto di vista tecnico e tattico. Due anni dopo però, il responsabile del settore giovanile del Malaga, Manuel Casanova, realizza l’impossibile per portarlo in Andalusia. Il ragazzo accetta con umiltà il cambio di casacca e viene aggregato appena 15enne alla formazione under 18, con la quale si rende protagonista di una splendida marcia fino alla finale della Copa del Rey Juvenil, persa per 1 a 0 ma non giocata per squalifica. Nella stagione seguente (2012-2013) viene addirittura aggregato alla prima squadra e nella prima giornata della Liga, il 18 agosto 2012, subentra al 60′ al posto di Sebastián Fernández diventando il quinto giocatore più giovane di sempre ad aver esordito nel massimo campionato spagnolo, ma, decidendo anche la gara con un bel gol al minuto 84 diventa il più giovane marcatore della storia della Liga (16 anni e 98 giorni), superando il basco Iker Muniain di ben 191 giorni. Dopo altre varie presenze tra campionato e Coppe europee, il 20 gennaio 2014 viene ceduto a titolo definitivo ai ciprioti dell’Apollon Limassol, che però lo girano subito in prestito in Belgio allo Zulte Waregem. L’esperienza tuttavia non si rivela positiva, 7 presenze e nessuna rete, così i belgi decidono di non esercitare il diritto di riscatto. Olinga torna dunque alla base, per restare, ma non riesce a trovare grande spazio finendo un po’ ai margini della squadra. Per Fabrice, numeri importanti anche in Nazionale, dove a 16 anni ha esordito nelle qualificazioni alla Coppa d’Africa 2013 subentrando al 69′ e siglando poco dopo il gol del 2 a 1 contro Capo Verde, diventando il più giovane marcatore di sempre del Camerun. Inoltre è stato inserito nei 23 convocati all’ultimo Mondiale in Brasile risultando come il giocatore più giovane dell’intera competizione.

Mercato
Tante aspettative ma poca stabilità. Olinga ha solo 18 anni ed ha fin qui infranto record su record, non bisogna però caricarlo di troppe responsabilità ma permettergli una crescita serena e per gradi. Sponsorizzato o meno da Eto’o, la qualità c’è e si vede, altrimenti non sarebbe cercato da mezza Europa. La Sampdoria a quanto pare (nel mercato mai dire mai) ha spiazzato la concorrenza e starebbe aspettano alcuni documenti in arrivo da Cipro prima di ufficializzare l’acquisto. L’immediato futuro del 18enne tuttavia non sarà blucerchiato, potrebbe infatti o rimanere all’Apollon o essere girato in prestito ad un’altra società fino a fine stagione quando potrà firmare un contratto di tre anni ed iniziare ad essere svezzato per bene da Mihajlovic.

Scheda tecnica
175 cm x 66 kg, destro. Come tutti i calciatori africani possiede un’esplosività ed un’atleticità eccezionali, non ha una grande forza fisica, essendo piuttosto magrolino, ma è davvero molto giovane e la sua corporatura è ancora da definire. Le sue abilità tecniche però sono state affinate per bene in Spagna e gli permettono palla al piede di essere davvero devastante. Rapidità ed allunghi che ricordano e non poco il suo mentore Samuel Eto’o. Essenzialmente è una prima punta, ma le sue caratteristiche gli permettono di essere impiegato anche sulla fasce. Deve migliorare tatticamente e nella freddezza sotto porta, tuttavia le basi ci sono tutte, speriamo di vederlo presto in Italia in modo da aver un profilo più approfondito.