«Nella giornata di oggi il Presidente Giuseppe Perpignano ha deciso, dopo un lungo confronto con i tifosi, di cedere le quote della società. Tale procedura è sancita tramite atto notarile». Con questo comunicato il Barletta Calcio sancisce la parola “fine” sulla travagliata giornata vissuta oggi dal popolo biancorosso: una decisione maturata al termine di lunghe ore, che vedranno il club incorrere in nuove penalizzazioni, stante il mancato pagamento dei contributi di novembre, degli stipendi e dei contributi di dicembre e dei contributi arretrati nel bimestre settembre-ottobre. La classifica sarà così ridisegnata, con il Barletta che potrebbe maturare altri 4 punti oltre ai 2 attesi per il ritardo nel pagamento degli stipendi tra settembre e ottobre, e in cui occorrerà tracciare quanto prima un nuovo futuro. Per Perpignano una decisione maturata a soli nove mesi dal suo approdo in sella al club di via Vittorio Veneto, lasciando in dote una situazione debitoria che sarà valutata nei prossimi giorni e una società in vendita senza una cifra fissata per il suo valore.
Nei fatti, presso lo studio del notaio Napoletano il presidente biancorosso-che non ha rassegnato le dimissioni diversamente da quanto ipotizzato nel pomeriggio-ha affidato la procura a vendere le quote societarie in suo possesso, pari all’80% del pacchetto, allo storico capo-tifoso Donato Fanelli, accompagnato nell’occasione dall’ex presidente biancorosso Francesco Sfrecola. La procura avrà la durata di sei mesi e avrà clausola di gradimento in favore di Perpignano: un’assunzione di responsabilità e un atto di amore da parte della piazza e della tifoseria biancorossa, adesso chiamata a dare tranquillità a una squadra che sul campo sta inorgogliendo tutti e a trovare, con l’aiuto dell’intera città, un futuro per il Barletta.
A cura della redazione di BlogdiSport