Un posticipo davvero scialbo. 85 minuti di puro torpore, a parte la divertente caduta del guardalinee, riscattati da un finale rocambolesco. Gli impegni in Europa League si sono sicuramente sentiti nelle gambe, specie in quelle di una rosa corta come quella granata. I Viola sono partiti bene imponendo un buon ritmo alla gara e il Torino difatti è andato subito in difficoltà. Dopo però il rigore fallito da Babacar è venuta fuori la quadratura degli uomini di Ventura che hanno costretto i locali ad uno sterile possesso palla. Poi la svolta negli ultimi minuti, la combinazione vincente tra i neo entrati Salah e Gilardino e dopo due minuti il pareggio in contropiede di Vives.
Fiorentina
L’assenza a centrocampo dei due metronomi Pizarro e Borja Valero si è sentita e come. Con un Aquilani in condizione pessima e con la coppia Diamanti e Ilicic a dir poco intermittente alla Fiorentina rimane difficile anche calarsi nel proprio habitat naturale: il possesso palla. Poche verticalizzazioni e poco dinamismo e quando poi anche Babacar (per lui una settimana difficile dopo la denuncia per guida senza patente) si fa neutralizzare l’unica chance della partita allora capisci che non è giornata. Eppure Montella tira fuori dal cilindro le due carte vincenti. L’uno-due tra Salah e Gilardino è da manuale del calcio e fonde in un tutt’uno l’esperienza dell’attaccante di Biella e la rapidità dell’ex Chelsea. Per chi non l’avesse ancora capito l’egiziano è davvero un grande colpo per la nostra Serie A in quanto si tratta del classico giocatore in grado di risolverti le partite e non bisogna dimenticare che è a Firenze solamente da un mese. Tuttavia subire un contropiede dopo un insperato vantaggio è davvero imbarazzante, forse il Dio del calcio ha optato alla fine per il risultato più giusto.
Torino
Undicesimo risultato utile consecutivo per i granata, oggi in maglia bianca, e la conferma di una squadra solida e pronta alla battaglia del San Mamés. Maxi Lopez è on fire, Bruno Peres e Molinaro sono delle certezze, il centrocampo non ha molta qualità è vero ma spesso risulta efficace specie in partite statiche come questa, e anche la difesa in fin dei conti non ha subito granché. Il Torino dunque non meritava di perdere questa sera e alla fine capitan Vives si è trovato al posto giusto nel momento giusto.
In Spagna però, siamo realistici, servirà un altro tipo di prestazione per passare il turno, la stessa che potrà permettere alla Fiorentina di eliminare eventualmente il Tottenham. E se le due imprese verranno portate a termine allora saremo disposti a dimenticarci presto di questo noioso posticipo.