L’Odissea che coinvolge gli ultras di Roma e Feyenoord non accenna a placarsi, anzi la situazione generale sembra stia peggiorando o almeno questo è quello ci è giunto dalle dichiarazioni dell’avvocato dell’Unione tifosi romanisti Fabrizio Grassetti, in cui racconta il trattamento riservato ai tifosi giallorossi al loro ingresso a Rotterdam. Occorre fare una precisazione a tal proposito, infatti in un primo momento i seguaci della Roma non sono letteralmente entrati in città, ma sono stati prelevati non appena scesi dall’aereo e portati in un pullman che li ha condotti in aperta campagna dove sono stati perquisiti e schedati. Non proprio un’accoglienza da Galateo.
Secondo l’avvocato Grassetti il trattamento ricevuto oltre essere neanche lontanamente tutelativo è stata una vera e propria punizione. “Ci potevamo aspettare qualche misura di sicurezza ma questo è troppo”, così continua l’avvocato insistendo su come rispetto agli atti della settimana scorsa nel centro storico della Capitale, siano stati presi due pesi e due misure “Mentre a Roma hanno fatto quello che volevano noi subiamo affronti senza neanche essere arrivati a Rotterdam”.
Totale assenza di uno “Stato di diritto”, di questo parliamo ricostruendo questi fatti dalle esternazioni di Grassetti, una situazione di caos simile a ciò che l’anno scorso accadde a Varsavia che coinvolse circa 200 supporters della Lazio che si erano recati nella città polacca per assistere allo scontro di Europa League tra i biancocelesti e il Legia Varsavia. Ancora più preoccupante che le forze di polizia abbiano dichiarato di agire in assoluta conformità con le norme legislative, nonostante molti dei detenuti in un primo momento siano stai privati addirittura di acqua e cibo per più di 24 ore. Adesso tocca a Rotterdam, che di attuare contromisure di risarcimento dopo il disastro all’arredo urbano di Roma, riserva ai tifosi romanisti un caloroso benvenuto.