Dopo l’abulico pareggio nella scorsa giornata contro il Chievo, il Milan deve fare i conti con il secondo stop consecutivo, questa volta contro il Verona. Un punto che non riesce a dare respiro alla classifica dei rossoneri, che vedono complicarsi e non poco la rincorsa all’Europa e che potrebbe non bastare al tecnico rossonero per restare sulla panchina del club.
A mandare all’aria una vittoria che sembrava sicura ci ha pensato Nico Lopez al 95’. L’uruguaiano subentrato a Jankovic segna in zona Cesarini imbeccato da un assist di Juanito Gomez, siglando il record che lo vede marcatore di quattro reti da subentrato. Se Mandorlini può tirare un sospiro di sollievo, Inzaghi non può non precipitare all’inferno, nonostante il Rosario stretto in mano, venendo lanciato verso una settimana infuocata e ad alto rischio esonero. A condannarlo lo stesso giocatore che sancì l’esonero di Mazzarri nel novembre scorso, dopo una partita terminata proprio 2-2 e che vide l’esterno sudamericano andare in rete.
Eppure al fischio d’inizio i rossoneri scendono in campo rivoluzionati rispetto alla gara contro i clivensi. In campo ci sono il criticato Muntari, Pazzini e soprattutto il discusso Mexes, con il francese che torna in campo dopo l’apparente messa ai margini successiva alla rissa con Mauri in Lazio-Milan. Tuttavia le cose non sembrano destinate ad andar bene. Il Milan si ritrova sotto già al 18’ a causa di un errore del ghanese che in area stende Ionita procurando il rigore per gli ospiti. Sul dischetto si presenta Toni che non sbaglia. I gialloblù passano sullo 0-1, Mandorlini pregusta il sapore di una vittoria che avrebbe dello storico e i tifosi rossoneri fanno riemergere il loro malumore. Ma il Milan non ci sta e agguanta il pareggio con Menez al 41’ su calcio di rigore e raggiunge il vantaggio con un’autorete di Tachtsidis procurato da Mexes. Una giornata perfetta, almeno fino al gol di Lopez.
Ma a rendere particolarmente traballante la panchina del tecnico milanista ci pensano i tifosi, che ai fischi indirizzati al tecnico nel momento del cambio di Pazzini con Bocchetti, contrari ad un cambio a parer loro troppo difensivista, aggiungono gli insulti e gli inviti ad andarsene successivi alla doccia gelata servita da Lopez. In casa Milan l’aria è amara ed il parere dei tifosi potrebbe rivelarsi decisivo. L’avventura di Inzaghi sembra ai titoli di coda.