James Philip Milner, centrocampista classe 1986 nato a Leeds, faccione dai lineamenti hollywoodiani ed una carriera intera giocata in Premier League.

James promette bene sin dal suo esordio, facendo capire chiaramente come lui sia certamente un predestinato. A sedici anni fa registrare le prime apparizioni nella massima serie inglese proprio con la maglia della sua città natale, raccogliendo un minutaggio spicciolo ma costante in ogni partita della squadra, tanto da riuscire l’anno successivo ad ambire al posto da titolare.
Nell’estate del 2004 il Newcastle piomba sul giovane talento britannico e lo acquista ad una cifra di poco superiore ai sette milioni di euro. L’impatto con la nuova squadra è da oscar, gli viene subito affidato il centrocampo e si fa notare con delle prestazione tipiche dei giocatore d’esperienza. Nonostante tutto, l’anno successivo viene girato in prestito all’Aston Villa che tra un addio ed ritorno riesce ad acquistarlo definitivamente solo nel 2008 con un esborso pari a quindici milioni.

Ai villans Milner completa la sua maturazione e due anni dopo (nel 2010) viene acquistato dal Manchester City per 22 milioni di euro, su indicazione del neo tecnico dei citizens Roberto Mancini. Nel centrocampo del tecnico jesino Milner oltre al ruolo di protagonista svolge anche quello di vero e proprio jolly, venendo schierato un po’ ovunque in base alle esigenze della squadra e a tutto questo ci aggiunge un vizietto del gol mai banale ed assist per i compagni di squadra in gran quantità.

A Premier in corso, Milner con la maglia del City ha totalizzata 196 presenze realizzando 17 reti, ma soprattutto fornendo ben 44 assist nonostante in quest’ultima stagione venga utilizzato col contagocce, forse a causa di un rapporto non proprio idilliaco con Pellegrini. Questi numeri non possono non lasciare intendere molto se non tutto, dei motivi per cui Mancini voglia portarlo a Milano. E le possibilità che l’affare si concretizzi non sono irrilevanti proprio grazie al buon rapporto che lo lega con l’ex tecnico, ma soprattutto grazie ad un contratto che scadrà in estate e che gli permetterà di accasarsi liberamente nella squadra che lo avrà convinto maggiormente, magari recuperando il mancato esborso per l’acquisto in un fruttuoso contratto.

Toccherà dunque a Mancini convincere il giocatore sulla validità del progetto indonesiano, ma visti i miracoli fatti dal tecnico nell’affare Shaqiri e la costante mediazione nella trattativa per portare nel capoluogo lombardo il centrocampista ivoriano Toure l’affare sembra tutt’altro che impossibile.

DOVE GIOCHEREBBE – Abbiamo già accennato alla duttilità del giocatore, che in questa stagione è stato addirittura schierato nel ruolo di punta. Nel caso dell’Inter, Milner potrebbe essere utilizzato in un ipotetico centrocampo a tre elementi, come mezzala in un centrocampo a rombo, o addirittura e questa è l’ipotesi più plausibile, come trequartista in un 4-2-3-1 insieme a Shaqiri ed a Palacio. In quel caso alla pericolosità dello svizzero ed ai polmoni di acciaio dell’argentino si andrebbe ad aggiungere un quota minima di assist non indifferente per una squadra che vuole tornare grande.

CHI LO SEGUE – L’Inter è senza dubbio una delle squadre più agguerrite ma non mancano le compagini che potrebbero inserirsi nella corsa al centrocampista. Tra le italiane c’è l’interesse sulla Roma ma è chiaro che dovendo trasferirsi in Italia l’inglese preferirebbe di gran lunga i nerazzurri ai giallorossi. Tra le pretendenti estere si registra invece l’intereresse del Liverpool, con i reds che vengono indicati in forte pressing dalla stampa del Regno Unito. La volontà del giocatore sarà decisiva.