Si scrive Mauricio Pinilla, ma si legge antieroe. Questo e molto altro è l’attaccante cileno ora all’Atalanta, anche oggi artefice di un gol capolavoro come gliene sono riusciti tanti in carriera.

Se parlate di Pinilla dimenticatevi l’attaccante da venti gol a stagione, nonché trascinatore di una squadra. I gol di Pinilla sono come un’interrogazione, sai che arriveranno ma non sai quando. Pinilla è una via di mezzo tra un acrobata ed un ariete. A gol segnati di fisico (pochi) alterna delle prodezze balistiche niente male. Oggi l’ultimo capolavoro, una rete meravigliosa e quella luce negli occhi che gli si accende solo quando riesce a fiutare un pallone impossibile per gli altri, ma più che possibile per lui.

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Le sue sono acrobazie tipiche di chi gioca a calcio con la spensieratezza di chi il pallone lo vive come una passione. Una passione che può avere alti e bassi ma che in fondo c’è sempre. Quando Pinilla gioca non lo fa con la smania di dover diventare qualcuno, ma semplicemente per divertirsi e cercando di far vincere la propria squadra. È un attaccante che vive di social e non a caso ovunque sia andato è sempre stato l’idolo un po’ preso in giro, un po’ amato di ogni tifoseria.

Pinilla è quel giocatore che nonostante una carriera non stellare è persino riuscito ad essere protagonista ai Mondiali con la maglia del suo Chile, rischiando per poco di diventare un eroe nazionale con quel tiro contro il Brasile che se non fosse stato per la traversa tanto bella quanto maledetta, avrebbe sancito l’eliminazione dei verdeoro e la qualificazione della sua selezione. Una traversa per lui valsa oro perché in grado di restituirgli la voglia di giocare e la convinzione di non poter segnare tantissimo, ma di poter ancora regalare prodezze come quella di oggi. Una traversa talmente importante da finire con l’essere addirittura tatuata sulla schiena, affinché il suo ricordo tanto grigio quanto vivo possa rimanere nei suoi ricordi per sempre.

Pinilla è questo, l’anticannoniere ed antieroe per eccellenza, l’uomo dal fiuto per i gol impossibili, l’uomo che incanta il mondo del calcio e lo rende un po’ più bello.