La Juventus vince il quarto scudetto consecutivo, il trentunesimo o il trentatreesimo della propria storia, dipende dal concetto di giustizia sportiva e dalla considerazione delle sentenze che in passato ha emesso. Abbiamo trovato 33 (o 31, per chi volesse fermarsi prima) dediche dello scudetto vinto dalla Juventus, rigorosamente in salsa bianconera. Godetevele tutte.
1. Ad Allegri.
2. A quelli che quel giorno di Luglio cantarono: “Noi Allegri non lo vogliamo”. E ora?
3. A Marotta. Uscito indenne, e rafforzato, dall’estate più calda.
4. A Tevez. Trascinatore, leader, uomo-scudetto in tutto e per tutto. Il fuoriclasse che la Juve ha anche pensato di non avere.
5. A Vidal, autore del gol scudetto dopo la peggiore stagione in bianconero.
6. A Pereyra, arrivato tra qualche critica e diventato un titolarissimo.
7. A Pirlo, che aveva litigato con Allegri. O forse no. O forse si, ma hanno fatto pace.
8. A Pogba, che festeggia a Vinovo e sogna la finale di Champions.
9. A Morata, comprato con il diritto di recompra. E diventato un idolo della tifoseria.
10. A Llorente, e a chi come lui non ha avuto un’annata felice. Lo ha meritato per aver guardato gli altri con gli occhi del tifoso.
11. Alla curva, e a chi ha occupato i seggiolini dello Stadium.
12. A quelli che hanno gettato una bomba carta al derby. Non lo avreste meritato.
13. A Bonucci, al gol di Juve-Roma e ad un calciatore troppo a lungo sottovalutato.
14. A Storari, per essersi fatto trovare pronto ogni volta. E per aver tifato per Barzagli in una partita della Primavera.
15. A Barzagli. Per esser tornato.
16. A Chiellini, perché c’era in Serie B.
17. A Coman, Sturaro, De Ceglie, e a quelli che hanno giocato meno, pur essendo comunque importante.
18. A Federico Mattiello. Ad un prestito e ad un infortunio maledetto. Per i mesi a Vinovo.
19. Ad Agnelli, a quando scelse Delneri e a quando ha azzeccato tutto.
20. A quelli che hanno sollevato mille polemiche per qualche errore arbitrale. Le quattro giornate di vantaggio valgono più di mille parole.
21. A Rudi Garcia. Ci aveva creduto davvero.
22. A Buffon, il vecchio saggio capitano. E a tante parate decisive.
23. Ad Asamoah, per non aver potuto giocare quasi mai.
24. A Evra, che sembrava un calciatore finito. Poi sono finiti i complimenti.
25. Alla Champions League e al fatto che è lo scudetto meno bello degli ultimi anni. Perché il pensiero va al Real, e poi chissà.
26. Ad Antonini e a tutti quelli (pochi) che hanno dato delusioni alla Juve in questa stagione.
27. Allo staff di Allegri. Il lavoro sporco.
28. A chi non ci aveva creduto.
29. A chi ha pensato davvero che ci fosse qualcuno di più forte di questa Juve. Era lecito, ma sbagliato.
30. A Conte. Per aver creduto che era meglio abbandonare la nave a Luglio, e per aver costruito la base anche di questo tricolore, che piaccia o meno.
31. A Padoin. Che ha vinto più scudetti di Napoli, Roma, Lazio e Fiorentina. E chi lo avrebbe mai detto?
32. A chi crede che siano 31. A torto o a ragione che sia. Le ultime due dediche sono a loro.
33. A chi crede che siano 33. Godetevele.