Il grande regista inglese non c’entra nulla, non preoccupatevi.
Ken Hitchcock, 63enne canadese, dopo quattro anni ai Blues di St. Louis viene confermato per un altro anno come head coach. Il suo contratto scadeva il 30 giugno ma una riunione dello staff societario ha fatto decidere per il rinnovo. Il punto debole di Hitchcock sono sempre state le fasi finali del campionato: in questa stagione, infatti, aveva raggiunto quota 109 punti e nelle scorse aveva sempre superato i 100 punti in classifica. Invece nei Playoffs per tre anni consecutivi i Blues sono usciti al primo turno. Quest’anno è stata decisiva la serie negativa contro i Wild di Minnesota (4-2) per decretare la fine del sogno impossibile chiamato Stanley Cup (mai vinta dai Blues nella loro storia).
La società stava trattando anche con Babcock ma poi l’affare è sfumato quando quest’ultimo ha firmato un contratto da 50 milioni di dollari con i Maple Leafs di Toronto.

Hitchcock era arrivato ai Blues nel 2011, sostituendo Davis Payne (attualmente nello staff a Los Angeles). Nella sua carriera ha allenato squadre del livello di Dallas (Stanely Cup nel 1999, l’unica della sua carriera), Philadelphia e Columbus. Non certo il top del top.
“I’m really proud to be able to coach this hockey club again” (Sono davvero orgoglioso di allenare di nuovo questa squadra), e “I don’t want to coach to coach. I want to coach to win” (Non mi interessa allenare giusto per allenare. Voglio allenare per vincere): queste le due frasi topiche della conferenza stampa con cui è stato dato l’annuncio del rinnovo.
Sicuramente tra le scelte che aveva davanti la società dei Blues quella di Hitchcock non è la più azzeccata, sia come tradizione hockeystica sia come proiezione nel futuro. Dobbiamo solo aspettare l’inizio della nuova stagione per vedere se il general manager Doug Armstrong avrà avuto ragione.

Guglielmo Motta