La Federazione Internazionale di nuoto ha squalificato per 16 mesi la russa Yulia Efimova, risultata positiva a uno steroide (Dhea) lo scorso 31 ottobre in un controllo fuori competizione a Los Angeles, dove si allena. La 22enne cecena, che ha ammesso l’uso di integratori e che era stata sospesa provvisoriamente dalla Fina, rischiava uno stop di due anni ma la Fina, nelle motivazioni, ha spiegato che l’assunzione della sostanza illecita non era mirata “a migliorare le sue prestazioni”.

La sospensione dalle gare terminerà il 28 febbraio 2015 e dunque la russa, bronzo nei 200 rana ai Giochi Olimpici di Londra 2012, salterà gli Europei di Berlino (19-24 agosto), mentre potra’ essere ai blocchi del Mondiale di Kazan dell’agosto 2015.

Con la squalifica, la Efimova perde le tre medaglie vinte ai recenti Europei in vasca corta di Herning (l’oro nei 50 e 200 rana e l’argento nei 100), oltre al record del mondo nei 200 rana (2’14″39). La lituana Ruta Meilutyte, oro nei 100 rana, conquista cosi’ d’ufficio il titolo nei 50, cosi’ come la danese Rikke Moller Pedersen nei 200. La svedese Jennie Johansson si ritrova due medaglie di bronzo, nei 50 e 100 rana.

L’Italia del nuoto, in conseguenza alle decisioni prese dalla Federazione Internazionale, si aggiudica due medaglie di bronzo con Giulia De Ascentis e con la staffetta 4×50 mista mixed, per quel che riguarda i campionati europei indoor di Herning.

La 20enne vastese, Giulia De Ascentis, era rimasta per un soffio fuori dal podio, piazzandosi al quarto posto nei 200 rana col record italiano di 2’20″93, mentre la russa Yulia Efimova aveva portato il record del mondo sul 2’14″39. Il record mondiale è stato naturalmente annullato, con la reintroduzione del precedente 2’14″57 della statunitense Rebecca Soni ottenuto a Manchester il 18 dicembre 2009.