In questa settimana, purtroppo, più che parlare del tennis giocato, e quindi dei sorteggi del torneo BNP Paribas Open a Indian Wells e dei primi match femminili, si è costretti a parlare di medicinali e doping. Tutto è partito dalla conferenza stampa della Sharapova, nella quale ha ammesso di esser risultata positiva al test antidoping all’Australian Open per aver assunto un medicinale non più legale proprio da gennaio di quest’anno.
Così tanti, tennisti, giornalisti, esperti o presunti tali, dicono la loro opinione su questo importantissimo fatto. Tra questi, colpiscono le parole pesanti rilasciate da un politico francese in un’intervista concessa al programmna Grand8. L’ex ministro della salute e dello sport, Rosely Bachelot, ha, infatti, dichiarato che il cosiddetto “silent ban” è un fenomeno molto diffuso.
“Non si rivelano nè i controlli positivi nè le sanzioni date nel tennis, ma curiosamente si viene a sapere che un giocatore o giocatrice di tennis che ha un infortunio sta lontano dai campi per mesi.” L’ex ministro non si è limitata a fare queste dichiarazioni ma è andata oltre, pronunciando anche un nome, e non un certo uno qualunque.
“Sappiamo che il famoso infortunio di Rafael Nadal, che lo ha fermato 7 mesi, è certamente dovuto a un controllo positivo. Quando vedi che un giocatore di tennis si allontana per mesi, è perchè è stato trovato positivo. Non ogni volta, ma molto spesso.” Nadal ha avuto molti infortuni in carriera, probabilmente la Bachelot si riferisca a quello del 2012, proprio prima delle Olimpiadi di Londra, dove, come si sa, i controlli antidoping sono molto rigidi. Rafa tornò in campo soltanto nel febbraio dell’anno successivo, proprio sette mesi dopo come appunto dice l’ex ministro transalpino, e infilò un successo dopo l’altro, in quella che fu una delle sue migliori annate.
Nadal non ha potuto non replicare a queste accuse e lo ha fatto in modo scomposto e con parole altrettanto pesanti: “Io dopato? Col ca**o! Lasciate perdere quest’idea, sono molto lontano dal doping. Sono un ragazzo completamente pulito. Ho lavorato molto duramente durante la mia carriera e quando mi sono infortunato non ho preso mai nulla di vietato per tornare più velocemente in campo.” Poi è sceso nel dettaglio, parlando delle cure fatte in passato: “Sono stato aperto a tutto nella mia carriera per cercare di guarire. Non ho mai cercato di nascondere qualcosa a nessuno. La prima volta con il plasma ha funzionato alla grande e la seconda volta no. Ho dovuto smettere di giocare a tennis per sette mesi. E le cellule staminali le ho usate due volte per le mie ginocchia e per fortuna hanno funzionato molto bene. Non sto facendo, non ho mai fatto e non farò mai qualcosa di sbagliato perchè amo lo sport.”