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Antonio Cassano lascia la Sampdoria: il talento barese ha rescisso il contratto con il club blucerchiato che lo aveva messo fuori rosa dallo scorso novembre dopo diverbi con i vertici societari.

Trentaquattrenne di Bari vecchia, Cassano ha spesso fatto parlare di sé più che per i proprio comportamenti che per i suoi colpi di classe. Ma le magie in campo non sono mai mancate, sin dal suo esordio avvenuto con la squadra della città natale, a soli 17 anni, lanciato tra gli undici dall’allenatore Eugenio Fascetti in un derby regionale contro il Lecce.

Puntuale arrivò, la giornata successiva, il primo straordinario gol in Serie A contro l’Inter: era il minuto 88 e quella rete valse alla sua squadra il successo sui nerazzurri e a sé stesso la ribalta mediatica. Da lì tante squadre e tanti alti e bassi: nel 2001 arrivò l’ingaggio della Roma per una cifra di 60 miliardi di lire (52 gol in 161 presenze il bilancio in giallorosso in cinque stagioni); poi la discussa parentesi di due stagioni al Real Madrid, con quattro gol in sole ventinove presenze e un rapporto spesso difficile con lo staff); la prima permanenza alla Sampdoria, dove rimase per quattro anni siglando 41 reti; il soggiorno a Milano su entrambe le sponde (prima Milan e poi Inter), poi Parma e di nuovo Sampdoria.

In più, 39 presenze con la nazionale italiana e 10 marcature: dal debutto con sconfitta nel match amichevole con la Polonia nel 2003 (sua l’inutile rete azzurra) fino al malcapitato Mondiale 2014 e alla sconfitta patita ai danni dell’Uruguay, costata poi l’eliminazione al primo turno agli uomini di Cesare Prandelli.

Il bilancio complessivo, dunque, parla di 140 gol realizzati da Antonio Cassano in 515 partite disputate nel corso della sua carriera che il diretto interessato spera di poter proseguire (Serie B? Cina? Stati Uniti?). Rivediamo le sue magie in campo: ecco i gol più belli di Fantantonio.