Non più soltanto metropoli europee, americane o del lontano Oriente. D’ora in avanti al centro dello sport internazionale c’è anche una meta mediorientale, destinata a scalzare ben presto molte altre: stiamo parlando della città di Abu Dhabi.
Capitale degli Emirati Arabi Uniti, estesa su 942 km quadrati e con una stima di abitanti vicina ai due milioni, Abu Zaby fu fondata sul finire del Settecento dalla tribù beduina dei Banu Yas. Ma è dal secondo Novecento che l’economia si espande enormemente, grazie alla principale risorsa economica che l’area offre: il petrolio. E così emergono grandi ed ambiziosi imprenditori che decidono di investire sulla principale passione degli uomini, lo sport.
Dal 2009 Abu Dhabi ospita un circuito automobilistico, Yas Marina, dove i piloti di Formula 1 si contendono il Gran Premio annualmente e dove sorge un parco a tema chiamato Ferrari World. Vi è poi l’interesse del calcio: sono emiratini i proprietari del Paris Saint Germain, una delle squadre maggiormente in ascesa sulla scena europea, e sono emiratini – Fly Emirates – gli sponsor ufficiali di Real Madrid e Milan, semplicemente le più titolate squadre del Vecchio Continente. Ad Abu Dhabi è anche andato in scena nel 2009 e nel 2010 il Mondiale per club.
Ora l’approdo nel grande ciclismo. In primis con la creazione di una corsa, l’Abu Dhabi Tour, che dopo sole due stagioni è stata promossa dall’Uci nel calendario WorldTour e la cui terza edizione si sta disputando proprio in questi giorni, con una presenza di stelle d’altissimo livello.
Infine, c’è da registrare la nascita di una squadra di primissimo piano, la UAE Team Emirates, che ha preso poco più di un mese fa le redini dell’italianissima Lampre, da tre decenni in gruppo sulla strada. Il Team UAE conserva gran parte di quel gruppo – compresi quattordici corridori azzurri – ma le porte apertesi con i nuovi investitori lasciano all’orizzonte grandi prospettive di sviluppo.