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La Milano calcistica è in mano ai cinesi? Allora è opportuno permettere al miliardo di persone che popolano la Repubblica Popolare di godersi lo spettacolo della stracittadina all’ombra della Madonnina. Con la differenza di fuso orario, gli asiatici difficilmente riescono ad assistere in televisione ad orari decenti alle partite del nostro campionato, di conseguenza è stato deciso che il prossimo derby Inter-Milan, in programma sabato 15 aprile, giorno della vigilia di Pasqua, si giocherà all’ora di pranzo, alle 12.30.

In Cina saranno le 19.30 e, in tal modo, si potrà acquisire una potenziale platea di 600 mila spettatori. La Lega Serie A lo sa bene e, ragionando in termini di business, il vero motore alla base di tutto, ha deciso di accontentare le richieste di CCTV e LETV, le due emittenti nazionali cinesi che hanno acquisito i diritti di trasmettere le immagini del nostro massimo campionato.

Potrà essere un derby storico per il calcio italiano: i nerazzurri, come sappiamo, sono già in mano ad imprenditori cinesi che fanno capo alla Suning Holdings Group presieduta da Zhang Jindong; i rossoneri, invece, attendono il definitivo closing (soggetto a continui rinvii) che permetterà alla società di passare dalla Fininvest di Silvio Berlusconi alla Sino Europe Sports. Se per il 15 aprile la procedura di cessione sarà completata, sarà il primo derby di Milano completamente cinese.

E non è finita qui: il 24 luglio prossimo, all’interno dello stadio Jiangsu Suning, di nuovo le due squadre si sfideranno per la International Champions Cup, uno dei classici trofei amichevoli del calcio d’estate. Sarà il terzo derby giocato in Cina dopo la Supercoppa Italiana del 2011 e un’amichevole del 2015: in entrambi i casi fu il Milan a prevalere.

L’iniziativa di giocare alle 12.30 non dispiace all’allenatore del Milan Vincenzo Montella che, interrogato sull’argomento, dichiara di essere felice perché “così ho più tempo per organizzare la Pasqua. Meglio giocare a quell’ora che la sera”.