Il dietrofront sarebbe stato di quelli clamorosi, ma Antonio Cassano ha scongiurato l’ennesima brutta figura della sua carriera o, per usare le sue stesse parole, “una cazzata clamorosa”. Ad appena una settimana dalla firma del contratto con l’Hellas Verona, il fantasista barese ci stava ripensando ed aveva indetto una conferenza stampa per decretare la decisione di appendere le scarpe al chiodo. Una volta arrivato in sala stampa, ecco la controdecisione: Ho avuto un momento di debolezza, ma resto.
I tifosi scaligeri esultavano per la squadra che la società stava allestendo per l’atteso ritorno nel campionato di Serie A: con Giampaolo Pazzini già in rosa, erano stati acquistati anche Alessio Cerci, svincolato dall’Atletico Madrid, e proprio Antonio Cassano, intenzionato a ripartire a sei mesi dalla risoluzione del contratto con la Sampdoria.
Passati pochi giorni, sembrava che la voglia di ritornare in campo da parte del talento di Bari Vecchia fosse già svanita. In un incontro effettuato nella mattinata di ieri con l’allenatore Fabio Pecchia e i responsabili della società aveva fatto presente il suo stato di debolezza che non gli consentiva di andare avanti. Lo staff, a quel punto, ha invitato anche moglie e figli di Cassano a salire in montagna, dove la squadra è in ritiro, per stare accanto alla persona.
Ma tutto è durato poco meno di ventiquattro ore. Il tempo di riordinare le idee, magari di riabbracciare la famiglia, e l’ex centravanti di Roma, Inter e Milan fa sapere di averci ripensato, stavolta in maniera definitiva, ed essere pronto ad indossare finalmente la maglia gialloblù.
“La decisione di pancia di smettere sarebbe stata una cazzata clamorosa, peggiore di quelle che ho fatto finora”, ha rivelato nel corso della conferenza stampa indetta, aggiungendo poi di aver una grande voglia di fare una “stagione pazzesca” e di far gioire i tifosi veneti davanti alle sue prodezze che in tanti aspettano.